mercoledì 24 febbraio 2010

Qui, TORINO...

Dal breve spunto di Alessandra Longo su Repubblica di oggi riprendo la descrizione di una fanatica padana apparsa sul quotidiano leghista, preoccupata per l'arrivo, questo venerdì,
del ' pauvre con' all' italiana.


La città "... è controllata in tutto e per tutto dai comunisti,addirittura dal 1975. Una città condizionata, svuotata nella mente, confusa sui valori fondamentali, religiosi e familiari...
I sinistroidi si trovano ovunque e sono pronti a scagliarsi contro chi non la pensa come loro...
Il territorio è martoriato, impregnato in modo ripugnante da pensieri malsani, piatti, collusi dalle più squallide forme di clientelismo...".

E' vero 'signora', Torino è una città di merda!!!
Sono la prima a dirlo, ad essere critica nei confronti di quella che dovrei sentire più che mai mia; una città nella quale dovresti sentirti come a casa e che non ti faccia sentire tale, invece, al di fuori di essa. Ci troviamo d'accordo sulla sostanza, sulla feccia che fuoriesce da ogni angolo, che puzza, ti soffoca e rischia di impregnarti le viscere se stai fermo. E ancora, lo schifo, il ribrezzo, la vergogna per parole di una concittadina, di molti di voi, purtroppo!
Torino è diventata uno schifo perchè è immobile, perchè rabbrividisce solo più per il freddo, perchè sta a guardare e sentire gente come lei e i politici che sostiene.
Non voglio una città che faccia paura, ma una che non abbia paura di ciò che è e riesca ad affrontarlo, a migliorarsi. Esporre le proprie idee, evolversi col tempo, accettare gli altri e le dinamiche di una società che dovrebbe evolversi in un contesto più ampio,anche solo europeo; una città che sia la capitale dei giovani non solo a parole ma a fatti: ecco i pensieri malsani di cui parla. Una civiltà che sia accogliente, che non pensi alle differenze perchè non ce ne sono se non nelle nostre teste; probabilmente lei e altri come lei sono cattolici e io vi dico che il vostro Dio non vi ha proprio insegnato nulla se non ipocrisia!
Vero, la città in qualche modo è sempre stata in mano al centro sinistra dal 1975:avete paura che sarà così anche questa volta, vero? E fate bene: non ci avrete mai e soprattutto così facilmente. I comunisti che tanto teme, direi che non ci sono da un bel pezzo nella giunta comunale; l'ultimo che posso citare è Diego Novelli ma per gli altri lungi da me associarli al comunismo. Usate parole troppo facili, i soliti slogan a cui siete stati abituati dal vostro leader...come se politica non fosse altro che pubblicità. Quindi sinistroidi e comunisti son due termini ben diversi: nel primo si parla di inclinazione, nel secondo di convinzione.
E poi, vorrei tanto sapere quali sarebbero i 'valori fondamentali' a cui inneggia: antropologicamente parlando società e valori vanno di pari passo, al mutare della società si evolvono anche i valori che non possono essere ancorati a radici passate. Dovremo forse abbassarci, rinunciando alla nostra libertà a favore di uno stato che tutto regola come ipotizzato da Spinoza, Hobbes o Hegel? Non credo proprio. Nel peggiore delle ipotesi comunque un tale stato avrebbe l'obbligo della trasparenza verso coloro i quali comanda, ma ciò non avviene perchè è proprio questo, il nostro, quello governato dalla destra ad essere il più colluso in assoluto e a voler nascondere tutto sotto un tappeto che ormai è troppo piccolo.
Per fortuna però ci sono spiragli di fermento all'orizzonte proprio perchè nella 'mia' Torino le menti non sono tutte svuotate; il problema fondamentale è che anche coloro i quali aspirano alla libertà, all' informazione, al movimento vengono zittiti. Mancano 35 giorni e RADIO BLACKOUT verrà chiusa dal sindaco sinistroide con l'accusa di essere una radio libera, antirazzista e indipendente dietro alla scusa della scadenza dell'affitto; insomma quel fervore che tanto fa paura da combatterlo e imbavagliarlo con l'ultima operazione di sequestro di volantini, computer e telefoni avvenuta ieri mattina da parte della Digos. La mia solidarietà e il mio impegno a dar voce a questa ingiustizia anche qui ( http://www.radioblackout.org/) chiedendovi di aderire e senza dimenticare che il leader, venerdì, sarà in città.