martedì 31 marzo 2009

Premio Symbelmine


Ringrazio di cuore Alligatore per aver premiato questo blog con il Premio Symbelmine, dato alle amiche blogger per la loro attività informativa fatta con radicalismo, cultura, sensualità, intelligenza, ironia e un sano spirito dissacrante.
Il regolamento del premio prevede di linkare il blog che ha consegnato il premio e premiare, comunicandolo agli interessati, altri 7 blog meritevoli (nel mio caso ne conosco di meno...).
The winners are:
Figli del Vento della sister Saamaya

&

Books of Gold
della carissima Stefania.

sabato 28 marzo 2009

Da Selma a Montgomery










Il 28 Marzo 1965 termina la marcia iniziata il 21 Marzo dello stesso anno dalla città di Selma, Alabama ( all'epoca popolata da 15100 afroamericani e 14400 bianchi), da 3200 dimostranti guidati da Martin Luther King; la goccia che in quei giorni fece traboccare il vaso già strapieno dopo l'arresto del Reverendo James Orange, 'colpevole' di aver organizzato una raccolta di voti (il Reverendo dirà poi alla stampa che, secondo dei pettegolezzi, avrebbe dovuto essere linciato in prigione) è stato l'omicidio di uno dei dimostranti, Jim Lee Jackson, per il quale Martin Luther King decise di intraprendere questa marcia al fine di raggiungere il luogo in cui era avvenuto il fatto:il corpo del giovane fu abbandonato sulle scale del Campidoglio.
Si trattava del terzo tentativo dopo il primo che sfociò nel purtroppo famoso Bloody Sunday in cui 500 protestanti si fronteggiarono con 200 poliziotti che fecero uso di gas lacrimogeno, fruste e bastoni: 17 persone finirono in ospedale.
Quando iniziarono erano poco più di 3000; il 28 Marzo,quando raggiunsero il Campidoglio per chiedere il diritto di voto, furono 25000: 5 mesi dopo il Voting Rights Act fu approvato.


Il discorso completo pronunciato da M.L.King il 25 Marzo a Montgomery:
http://www.stanford.edu/group/King/publications/speeches/Our_God_is_marching_on.htm



We have come over a way

That with tears hath been watered. (Yes, sir)

We have come treading our paths

Through the blood of the slaughtered. (Yes, sir)

Out of the gloomy past, (Yes, sir)

Till now we stand at last

Where the white gleam

Of our bright star is cast. (Speak, sir)





giovedì 26 marzo 2009

Perchè Sarkò è andato in Congo?

In un passo del discorso pronunciato oggi a Kinshasa (Rdc) Sarkozy afferma di non essere affatto arrivato là per sistemare le cose,perchè ha già molto da fare in Francia.
E in effetti si notano i profondi cambiamenti dopo le due massicce manifestazioni popolari che sembrano aver scosso l'intera opinione pubblica ma non il presidente della 'République'.
Oggi ha iniziato un brevissimo tour che,dopo averlo portato a stringere la mano al Presidente Kabila e ad evocare una ripartizione di ricchezze e dello spazio tra il Rwanda, " paese con una demografia dinamica e un piccolo territorio" e la Rdc," un paese -invece- dal territorio immenso e con una buona organizzazione per le risorse frontaliere", lo porterà nel Congo Brazaville e in Niger.
Il 'mistero' , se così si può chiamare, del perchè dal 20 Gennaio scorso più di 4000 soldati rwandesi sono entrati nel territorio della Rdc, sembra essere stato svelato: questa collaborazione militare come preludio di una fusione del territorio o dell'economia? Sono già molte le proteste e le contestazioni verso il Presidente Kabila:la popolazione non ha visto di buon occhio questa intrusione rwandese dopo il genocidio del '94; si parla addirittura di un 'contratto' tra Kabila e Kinshasa.
Fatto sta che le cose non sono molto chiare e si teme per una presenza definitiva delle milizie nel territorio.
A Brazaville, Sarkozy si è intromesso nella questione elezioni, che avverranno tra qualche mese, mostrando un non tanto velato sostegno a favore del già capo dello Stato Denis Sassou Nguesso, Presidente dal 1997: lo stesso politico che il 10 Marzo 2002 vinse le elezioni con il 90% dei consensi perchè gli altri due candidati, Lissouba e Kolelas non furono ammessi alle elezioni e l'altro oppositore, André Milongo, invitò gli elettori a boicottare l'elezione. Sempre lo stesso che nel 2002 approvò una nuova Costituzione (cavolo,ma sarà questo l'esempio che berlusconi vorrà seguire?!?) che prevedeva il conferimento di maggiori poteri al presidente oltre al prolungamento del mandato a 7 anni.
Oppure è questa la questione che più gli sta a cuore?
E già...perchè in Congo si tratta del coltan, in Niger (ultima tappa della sua visita) dell'uranio, per il quale a Gennaio ha siglato un nuovo contratto per l'esportazione del minerale con AREVA, numero uno mondiale del nucleare.
Vorrei solo ricordare al Presidente francese che la colonizzazione è finita da un pezzo almeno sulla carta..già,perchè anche in questo caso,forse,si tratta di dettagli...

mercoledì 25 marzo 2009

Dettagli

Questa 'persona' parla ancora, nonostante sia uno dei principali fautori di comportamenti e parole d'odio di tutti i tempi in Francia. Dopo essere già stato condannato per frasi simili, ora si appresta a presiedere la prossima seduta inaugurale dell'assemblea del Parlamento Europeo. Oggi, il leader del fronte nazionale ha affermato: "...è evidente come le camere a gas siano state un DETTAGLIO nella storia della Seconda Guerra mondiale...".

Gli insulti si sprecherebbero così come il profondo sdegno,ma pare che il negazionismo sia di moda di questi tempi!



Dettaglio?!? Per me non è affatto un dettaglio che presunti politici non subiscano conseguenze per l'incitamento all'odio e continuino ad esercitare nell'ambito politico.E' scandaloso!

martedì 24 marzo 2009

Rapita

Centra
Elise è stata rapita venerdì scorso e ad oggi le notizie su un suo possibile ritrovamento appaiono contradditorie.
E' stata strappata dalle braccia del suo papà ad Arles, dopo essergli stata riaffidata: i possibili rapitori sono due uomini e una donna e i sospetti vanno tutti sulla mamma della bambina, per la quale vige già un mandato d'arresto internazionale dal 2008 in seguito al tentato rapimento della figlia avvenuto nel 2007.
Uno dei sospetti rapitori si troverebbe in Russia con la piccola ma non si sa di più. Sembra che non si stia collaborando a dovere.
Speriamo che la piccola Elise possa tornare il più presto possibile tra le braccia del suo papà!!!...

lunedì 23 marzo 2009

Nessuno dovrà più morire per un pezzo di pane

3 Gennaio, Modena, autotrasportatore di origini rumene, rimane incastrato nell'autocarro
6 Gennaio, Loreto Aprutino, Vincenzo Di Fazio, autotrasportatore, schiacciato dalle ruote del mezzo che guidava
6 Gennaio, Roma, Vincenzo Silvestri, imprenditore edile, cade da 8 metri
9 Gennaio,Modugno (Ba), Lazar Sonenan, operaio, cade da una scala
9 Gennaio, Messina, Leone Gringeri, operaio, cade da un tetto
10 Gennaio, Bari, Nicola Tarantino, operaio
10 Gennaio, Viterbo, Raffaele Felli, operaio, cade da un capannone
10 Gennaio, Salerno, Giuseppe Pago Mastrangelo, cade da una scala
11 Gennaio, Caserta, operaio di origini indiane, schiacciato da una balla di fieno
12 Gennaio, Trieste, schiacciato da una gru
12 Gennaio, Messina, Giovanni Puglisi, schiacciato da un escavatore
12 Gennaio, San Maurizio Canavese, operaio, schiacciato da una macchina industriale
12 Gennaio, Siracusa, Rosario Cardile, morto durante le operazioni di attracco
13 Gennaio, Trento, Carlo Proietti, schiacciato da un carrello elevatore
14 Gennaio, Caltanissetta, Maurizio Castrianni, cade da un tetto
14 Gennaio, Trapani, Rosario Di Gaetano, fulminato da una scarica elettrica
14 Gennaio, Firenze, agricoltore respira monossido di carbonio
15 Gennaio, Udine, operaio travolto da una massa di segatura
15 Gennaio, Lecce, operaio schiacciato da un camioncino
16 Gennaio, Lecce, Antonio Verri, operaio investito da una pala meccanica
17 Gennaio, Ascoli Piceno, operaia cinese, cade da 7 metri
17 Gennaio, Trieste, Mauro Burg, rimane incastrato in un impianto a sega
18 Gennaio, Napoli, Umberto Concilio, guardia giurata muore in un agguato
20 Gennaio, Bari, Michele Cignolo, schiacciato da un blocco di marmo
21 Gennaio, La Spezia, Giuliano Fenelli, morto al porto
21 Gennaio, Torino, Moreno Zulian, morto in cantiere
22 Gennaio, Ferrara, Sergio Faustini, portalettere
22 Gennaio, Milano, operaio Nigeriano stritolato in una sminuzzatrice di metalli
23 Gennaio, Brescia, operaio colpito da una scheggia
25 Gennaio, Bari, Gaetano Pestrichella, investito dal fratello
26 Gennaio, Treviso, Renzo Vacilotto, operaio
27 Gennaio, Pescara, Antonello Di Renzo, morto in una cava
28 Gennaio, Gela, Salvatore Vittorioso, morto in seguito ad un'esplosione
28 Gennaio, Calatanissetta, Felice Baldi e Santo Notarrigo, travolti da una frana
30 Gennaio, Varese, Michele Sartorio, strangolato dagli ingranaggi di una macchina
30 Gennaio, Isernia, Cosmo Monaco, caduto da un albero
31 Gennaio, Agrigento, Giuseppe Gatì, fulminato
2 Febbraio, Perugia, Giovanna Bacchettini, stritolata da una macchina
2 Febbraio, Milano, operaio risucchiato da un nastro trasportatore
3 Febbraio, Frosinone, Enrico Costantini, autotrasportatore
3 Febbraio, Cesenatico, Mario Migliaccio, precipitato nella tromba dell'ascensore
5 Febbraio, Lucca, Shelqi Bargyamany, precipitato da dieci metri
5 Febbraio, Campobasso, Pasquale Mastrogiacomo, volo di 15 metri in una scarpata
7 Febbraio, Roma, Alfredo Lanza e Valerio Simeone, precipitati da un elicottero
9 Febbraio, Roma, Rodolfo Ruggeri, cade da una scala
9 Febbraio, Milano, muore operaio sull' A4
11 Febbraio, Torino, Roger Marcos, travolto da una frase
11 Febbraio, Bergamo, travolto e schiacciato da una ruspa
11 Febbraio, Napoli, Roberto Di Clemente, morto in un canitere
12 Febbraio, Siracusa, Corrado Ballatore, morto schiacciato
13 Febbraio, Brescia, operaio albanese cade dal tetto
14 Febbraio, Livorno, Gino Piassatore, cade da un'impalcatura
15 Febbraio, Milano, autista di ambulanza morto in un incidente
16 Febbraio, Savona, Ferruzzo Somà, schiacciato dal camioncino
17 Febbraio, Gorizia, Stanislao Primosic, schiacciato da un albero
17 Febbraio, Ascoli Piceno, Luciano Firmani, morto mentre lavorava col trattore
19 Febbraio, Pavia, operaio morto per un trauma cranico
19 Febbraio, Catanzaro, operaio caduto da un albero
19 Febbraio, Udine, operaio cade da un soppalco
19 Febbraio, Biella, Silvana Zublema, strangolata da un macchinario
23 Febbraio, Savona, Dario Antonio Pittau, folgorato da una scossa
24 Febbraio, Reggio Emilia, Araldo Gatti, travolto da una quercia
24 Febbraio, Teramo, Gabriele Di Sabatino, travolto da un autotreno
27 Febbraio, Vicenza, operaio caduto da un carroponte
4 Marzo, Rimini, Riccardo Balzi, caduto da una betoniera
5 Marzo, Latina, Erminio Iorizzo, schiacciato da un trattore
5 Marzo, Taranto, William Cometa, schiacciato da un escavatore
6 Marzo, Milano, operaio morto in un cantiere edile
7 Marzo, Frosinone, autista precipitato da un viadotto
9 Marzo, Catanzaro, operaio schiacciato da un masso
10 Marzo, Perugia, operaio morto dal crollo di un muro
12 Marzo, Cosenza, autotrasportatore morto in un incidente stradale
12 Marzo, Genova, muore un portuale
12 Marzo, Mantova, operaio caduto nel Po
14 Marzo, Napoli, operaio muore cadendo dalle scale
15 Marzo, Chieti, Giovanni Palzi, muore investito da un trattore
15 Marzo, Belluno, Franco Casanova, muore schiacciato dal trattore
15 Marzo, Roma, agricoltore muore ribaltato dal mezzo che guidava
17 Marzo, Ravenna, operaio rumeno travolto da una parete
18 Marzo, Bolzano, Josef Schonegger, pompiere cade dal tetto di una scuola
18 Marzo, Felice David, agricoltore schiacciato da un macchinario
18 Marzo, Cremona, Pierluigi Ongini, colpito da un albero
19 Marzo, Catanzaro, operaio schiacciato da un macchinario
21 Marzo, Ancona, Carlo Emmi, morto per un incidente su un pontone


...

venerdì 20 marzo 2009

E anche oggi mi sento Francese!!!... VIVE LA FRANCE!


Un piccolo uomo ha detto:"Quando c'è uno sciopero in Francia, nessuno se ne accorge" (N.Sarkozy)
Heilà, riesci a vederlo lo sciopero povero co*lione?


19 Marzo, Tolone



Oltre 213 manifestazioni in tutta la Francia, secondo i sindacati (CGT) sono state 3 MILIONI le persone scese in strada, molte di più del grandioso numero della mobilitazione del 29 Gennaio scorso.
Queste immagini valgono più di cifre e parole!Una sola cosa: un esempio da seguire!

Qua altre bellissime immagini:
http://www.lexpress.fr/diaporama/diapo-photo/actualite/economie/les-manifs-du-19-mars-en-images_748030.html


http://portfolio.lesoir.be/v/france/2009_03_19/?g2_GALLERYSID=TMP_SESSION_ID_DI_NOISSES_PMT

http://www.citizenside.com/fr/photos/economie/2009-03-19/14436/greve-du-19-mars-2009-devant-beaubourg-et-la-tu-nous-vois.html

giovedì 19 marzo 2009

Step by step...

L'amministrazione Obama fa bene!
Il governatore del New Mexico, Bill Richardson ha firmato ieri la mozione presentata da Gail Chasey per abolire definitivamente la pena di morte nello stato.
In oltre 30 anni il New Mexico è solo il secondo stato ad aver abolito la pena di morte: ora, gli Stati salgono a 15.
Troppo pochi ancora...

martedì 17 marzo 2009

Guerre


(Intro)
On l'a pas souhaité, on l'a pas voulu
Après nous avoir pillé, la France continue à nous humilier
Discrimination sociale, raciale
Inégalité économique, répression, ouais la France nous mets la pression
C'est dans la tête que ça s'passe,
On veut pas s'laisser faire, on veut notre part et du respect
Conserver notre liberté, pas d'menottes aux poignets, c'est la guerre !


Refrain:
On l'a pas souhaité, mais c'est la guerre
Grandir en cité, tu l'sais, c'est la guerre
Inégalité sociale mon frère, c'est la guerre
La France veut nous faire du mal, normal, c'est la guerre
On cherche à s'en sortir ma soeur, c'est la guerre
Faut construire un avenir meilleur, c'est la guerre
On s'bat pour nos parents, comprends, c'est la guerre
On veut pas qu'nos enfants galèrent donc c'est la guerre
(x2)


Depuis qu'y'a l'euro, on souffre, c'est la guerre
La France est au bord du gouffre, c'est la guerre
Y'a plus d'thunes, le i-par, c'est ouf, c'est la guerre
Bien sur c'est aux plus pauvres qu'ils ont déclaré la guerre
Rabzas ou renois, on sert de bouc émissaires
Ils n'ont qu'deux projets pour nous: prison et misère
Si tu veux des sous et du respect, fais la guerre
J'ai beau aimer la paix, mais j'peux pas nier qu'c'est la guerre

Huit Mesures ???, mon frère, c'est la guerre
Comment réussir à s'en sortir avec un ptit salaire
T'as toujours l'impression de marcher les couilles et le cul à l'air
Sa mère, c'est l'champ d'bataille sur l'ter ter
Unité, char d'assaut, tanks, hélicoptères
L'état nous met un max de pression, mais on lâchera pas l'affaire
Car j'ai trop mangé la gamelle, côtoyé la misère
Le seum se libère quand les menottes se resserrent

La guérilla urbaine pour mes barillas
Guerrier 9.4, toujours en série A
Cruels sur nos ruelles, nos keufs, nos politiques que cherche le duel
Juste des larmes et des corps au bout du tunnel
Des halls s'enflamment en banlieue, en haut lieu, ça s'liquide dans le milieu
Ca tranche dans les zones franches, ca en devient périlleux
J'm'entends même plus crier, ça tire, tous se déchirent dans ce brouhaha
Tellement de faits d'armes et d'faits divers dans tout nos trous à rats


Refrain.


Issu de la classe ouvrière, on a les armes pour faire la guerre
J'me rapproche de la trentaine et toujours là sur le ter ter
Mafia K'1 Fry, Black Panthers, 40 ans après c'est la même
Levez vos flingues, serrez vos poings, visez la tête si nécessaire
Que celui qui veut la paix prépare la guerre, croise le fer
Je démarre tellement vite, qu'évite de regarder de travers
Alors je m'habille treillis kaki avec une capuche sur la tête
On tire en l'air pour faire la fête, on tire sur toi pour faire la guerre

C'est la guerre, dans les rues les jeunes charbonnent
Pour un regarde, ça s'cogne, corps à corps entre nous et les forces de l'ordre
C'est la guerre, y'a des pules-cra, des zeuses-cra, et des cistes-ra
Dehors c'est la jungle, ça hésite pas gros
C'est la guerre, l'Etat nous donne des restes depuis tout petit
On mange des miettes, on a tant d'donnes mec, frotter dans l'assiette
C'est la guerre, on est souvent sur les nerfs, décidés, armés
A l'aube combien se lève pour aller jobber ?

Dans c'monde d'opportunistes, Mafia K'1 Fry résiste
Hardcore pour qu'on existe, encore vivants, trop d'racistes
C'est la guerre, faut qu'on s'unisse, surtout pas qu'on se divise
C'est la guerre dans nos rues, jusqu'à l'industrie du disque
C'est la guerre du plus gros beef pour la mif', faut qu'on s'en sorte mec
J'suis resté authentique, j'veux qu'le fric frappe à ma porte mec
C'est la guerre, j'baisse pas mon treillis, mon quotidien n'est pas fashion,
Sois déterminé, sois brave, ta gueule, mon pote réaction


Refrain.


Demande au maire, d'Choisy-Le-Roi qu'est-ce qu'il a fait pour sa jeunesse ?
C'est l'insurgé K1fry du mois, si l'chômage est à la baisse
C'est la guerre, dans nos ghettos l'Etat nous a délaissé
S'en battent les couilles d'la situation, au Karsher ils veulent nous débarrasser
Même en GOV c'est la guerre, entre Chiraquien et Sarkoziste
Baise leurs discriminations positives, leurs lois racistes
Ne parle pas d'intégration, viens dans nos banlieues c'est la guerre
Rappelle toi des émeutes, demain ça sera pire qu'hier

C'est la guerre, voila comment on débarque nous
100% zermi, K'1 Fry Mafia c'est l'crew
Sache que on fuck l'Etat et Babylone
On représente toutes les familles nombreuses élevées par une femme sans homme
J'réponds à l'appel, j'ai la haine, ils m'ont coupés les vivres, c'est ma raison d'être
Cette guerre c'est ma raison d'vivre, rien dans l'bide, c'est sec
Et les soucis nous creusent tous la tête, ici tout s'achète,
Marre des dettes, TVA, impôts, taxes c'est la guerre

Un vide à remplir et une arme au milieu d'mes chaussettes
C'est la guerre, handeck, le policia, chaud, fuck, 40 degrés, cul sec,
10.000 voyous, hauts vols, Audi, CU-SEC
Bras d'fer avec la guardia civile
Lit d'poudre, plaquette, cachets, penser à sa famille, la nourrir
Y'a des causes pour lesquelles faut être prêts à mourir
C'est la guerre, sirène, Bouna et Zied
Palestine, Jihad, Ijad, six lettres: guerre

MAFIA K'1 Fry


(
Non lo abbiamo sperato, non lo abbiamo voluto,Dopo averci saccheggiato, la Francia continua ad umiliarci,Discriminazione sociale, razziale,Disuguaglianza economica, repressione, sì la Francia ci mette pressione,Succede nella testa,Non vogliamo farci prendere in giro, vogliamo la nostra parte e il rispetto,Conservare la nostra libertà, senza manette ai polsi, è la guerra!
Refrain:Non l’abbiamo sperato, ma è la guerra,Crescere in città,tu lo sai, è la guerra,Disuguaglianza sociale, fratello mio, è la guerra,La Francia ci vuol fare del male, normale, è la guerra,Si cerca di uscirne sorella mia, è la guerra,E’ necessario costruire un avvenire migliore, è la guerra,Ci battiamo per i nostri familiari,capisci, è la guerra,Non vogliamo che i nostri figli sgobbino quindi è la guerra.
Da quando c’è l’euro,si soffre, è la guerra,La Francia è sul bordo del baratro,è la guerra,Non ci sono più quattrini, le scommesse,è assurdo, è la guerra,Ovviamente è ai più poveri che hanno dichiarato guerra,Arabi o neri, servono dei capri espiatori,Non hanno che due progetti per noi:prigione e miseria,Se vuoi un aiuto e del rispetto, fai la guerra,Amo la pace, ma non posso negare che siamo in guerra,Otto misure???fratello mio, è la guerra,Come riuscire a sistemarsi con un misero salario,Hai sempre l’impressione di camminare con il culo e le palle per aria,Sua madre, è il campo di battaglia,Unità, carri d’assalto, tanks,elicotteri,Lo stato ci mette troppa pressione, ma non lasceremo l’affare,Perché ho mangiato troppe volte il rancio, rasentato la miseria,La musa si libera quando le manette si restringono,La guerriglia urbana per i miei compagni,Guerriero 9.4, sempre in serie a,Crudeli nei nostri vicoli, i nostri sbirri, i nostri politici che cercano il duello,Solo delle lacrime e dei corpi all’estremità del tunnel,Dei luoghi si infiammano in banlieue, in alto, si liquefa nel mezzo,Si è in contrasto nelle zone franche, diventa pericolosoNon mi sento più gridare, vengo trascinato, tutto si rompe in questo casinoTante armi e fatti diversi in tutte le nostre tane.
Refrain.
Nati dalla classe operaia, abbiamo le lacrime per fare la guerra,Mi avvicino ai trenta e sono sempre là,Mafia k’1 Fry, Pantere Nere, 40 anni dopo è lo stesso,In aria le vostre pistole, serrate in pugni, mirate alla testa se necessario, perchè quello che vuole la pace prepara la guerra, prepara il ferro,Io parto talmente veloce che evito di guardare di traverso,Allora mi vesto con un cappuccio sulla testa,Si spara in aria per fare festa, ti sparo per fare la guerra,E’ la guerra, per strada i giovani imbrattano,Per uno sguardo è un corpo a corpo tra noi e le forze dell’ordine,E’ la guerra, ci sono banditi, pazzi,razzisti,Fuori è la giungla, e non esita a dilagare,E’ la guerra, lo Stato ci da degli avanzi miseri,Mangiamo le briciole, abbiamo tanto ragazzi, freghiamo i piatti,E’ la guerra, siamo spesso nervosi, decisi, armati,All’ alba come ci si sveglia per andare a lavorare?,In questo mondo di opportunisti Mafia K’1 Fry resiste,Hardcore perché esistiamo, ancora vivi, ci sono troppi razzisti,E’ la guerra, dobbiamo unirci, soprattutto per non dividerci,E’ la guerra nelle nostre strade, fino all’industria discografica,E’ la guerra del più forte, dobbiamo uscirne ragazzi,Sono rimasto autentico, voglio che lo sbirro bussi alla mia porta,E’ la guerra, non mi abbasso i pantaloni, il mio quotidiano non è fashion,Sii determinato, coraggioso, fanculo, reazione compagno.Refrain.Chiedi al sindaco di Choisy- Le –Roi (scegli il re) che cosa ha fatto per la sua giovinezza?E’ l’insorto K’1 Fry del mese, se la disoccupazione è in flessione,E’ la guerra, nei nostri ghetti lo Stato ci ha abbandonato,Se ne fregano della situazione, vogliono sbarazzarsi di noi,Anche al governo è la guerra, tra pro Chirac e pro Sarko,Che si fotta la loro discriminazione positiva, le loro leggi razziste,Non parlate di integrazione, venite nelle nostre banlieues, è la guerra,Ricordati degli scontri, domani sarà peggio di ieri,E’ la guerra, ecco come sbarchiamo,100% miseria, K’1 Fry Mafia è la crew,Sappiate che ce ne freghiamo delle Stato e di Babilonia,Rappresentiamo tutte le famiglie numerose cresciute da una donna senza uomo,Rispondo all’appello, ho l’odio, mi hanno tagliato i viveri, è la mia ragione d’essere,Questa guerra è la mia ragione di vita, e le preoccupazioni,Ci scavano dentro la testa, qui tutto si compra,Stanchi dei debiti, tva, imposte,tasse, è la guerra,Un vuoto da riempire e un’arma nelle calze,È la guerra, handeck, la polizia, caldo, fuck,40 gradi, cul sec,10.000 delinquentelli, furti,audi,cu-sec,Braccio di ferro con la guardia civile,Letto di polvere, piastrina, compresse, pensare alla famiglia,nutrirla,Ci sono delle cause per le quali bisogna essere pronti a morire,È la guerra, sirene, Bouna e Zied,Palestina, Jihad, Ijad, sei lettere: guerra.)




Les Mureaux:un intervento molto mediatico. "Grazie a Sarkozy anche noi siamo diventati delle celebrità".

A che punto è il piano per le banlieues lanciato da Sarkozy nel 2008?!?
Che dire dei fondi che non si trovano o di quelli scarsi per affrontare una questione delicata come questa, oltre alla mancata nomina di tutti i 350 delegati prefettizi o i contratti di lavoro promessi per chi abita nelle banlieues?!? e il piano per mandare i bambini di quelle zone in scuole migliori, cercando di toglierli dalle strade, favorendo l'integrazione?!?
Dov'è tutto questo?!?!?!?
Perfette per descrivere la situazione in banlieue sono le parole di Yazid Sabeg, rappresentante dell'estrema sinistra: " IN FRANCIA STIAMO COSTRUENDO DELLE FRONTIERE INTERNE. L' APARTHEID NON ESISTE NELLA LEGGE, MA ESISTE NEI FATTI. LE COSE SI AGGRAVANO E LA CRISI RISCHIA DI AGGRAVARE ANCORA QUESTA FRATTURA. IN QUESTO CASO, SONO QUESTE POPOLAZIONI, LE PIù FRAGILI, CHE SOFFRIRANNO DI PIù.DOBBIAMO FARE PRESTO".
... ma sembra già così troppo tardi!!!...

lunedì 16 marzo 2009

Milano, 23-29 Marzo


Un festival che sarà concepito come spazio di incontro, con tantissime proiezioni e incontri con i registi.
Il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina si aprirà Lunedì 23 marzo all'Auditorium San Fedele, qualche settiamana dopo i trionfi del FESPACO in Burkina Faso.
Le tradizionali sezioni che il festival presenterà sono:

  • Concorso lungometraggi "finestre sul mondo" (premio di 15.000 €), una selezione delle ultime produzioni di fiction che contribuiscono a promuovere la diversità cinematografica e culturale in Italia ed Europa.
  • Concorso per il miglior film africano (premio di 7.500 €), scelto fra lungometraggi 35 mm e in video di registi sia giovani che affermati, scelti tra quelli proiettati nelle rassegne internazionali.
  • Concorso documentari "finestre sul mondo" (premio di 6.000 €), selezione di documentari lungometraggi.
  • Concorso cortometraggi africani (premio di 7.5000 €), selezione dei più recenti cortometraggi provenienti da tutta l'Africa e la diaspora.
  • Concorso documentari e non fiction africani (premio di 4.000 €).
  • La sezione Fuoriconcorso presenta una selezione di film e documentari sui tre continenti di registi occidentali. Sempre fuori concorso la sezione EXTR'A, presenta opere rivolte ai tre continenti o a problematiche relative all'immigrazione in Italia.

Oltre al Festival, troveranno spazio tavole rotonde, approfondimenti, spazi espositivi tra cui un omaggio al regista kazako Darezhan Omirbayev, uno dei cineasti più rappresentativi del Kazakistan, la mostra fotografica (inaugurazione martedì 24 marzo) 'Gentlemen Bakongo-Brazzaville' di Daniele Tamagni, un percorso tra i 'sapeurs' di Bakongo, quartiere storico di Brazzaville, culla della 'Sape', il culto dell' eleganza, e ancora la presentazione del FESMAN 2009, il Festival Mondial des Arts Negres (che si terrà a Dakar nel Dicembre 2009).

www.festivalcinemaafricano.org

mercoledì 11 marzo 2009

Oggi tocca a...


Le esecuzioni negli Usa non accennano a diminuire nonostante la forte pressione della comunità internazionale; nel solo mese di marzo si prevedono 7 esecuzioni e dall'inizio dell'anno sono già 19.
Questa notte, in Texas, sarà il turno di LUIS SALAZAR ma la sua non sarà l'unica condanna da scontare:
13 marzo, Cal Coburn BROWN, WA
19 marzo, Phillip B. HALLFORD, AL
20 marzo, Dwayne WOODS, WA
26 marzo, Ronald PUKSAR, PA

Da ricordare e supportare :

Troy DAVIS, Georgia, Amnesty action center http://tinyurl.com/4h8rn2
Tony MEDINA, Texas , Petition at http://tinyurl.com/8r3fyz
Rodney REED, Texas , Petition http://tinyurl.com/RodneyReed
Arthur TYLER, Ohio , Petition http://tinyurl.com/8hh4us
Jeff WOOD, Texas , Petition http://tinyurl.com/5dfy6j
Clinton Lee YOUNG, Texas , Petition http://tinyurl.com/ClintonYoung

lunedì 9 marzo 2009

Vincitori FESPACO

Selome Gérima,co-produttrice e sorella del regista vincitore del primo premio

Sabato 7 Marzo è calato il sipario sul FESPACO, festival del cinema panafricano giunto alla sua 40esima edizione dedicata ad Ousmane Sembene.
Il primo premio, l'étalon d'or du Yennenga (premio dal valore di 10 000 000FCFA e consegnato dal presidente del Burkina Faso) è stato vinto dal film "TEZA" del regista etiope Haïlé Gérima. Il premio è stato ritirato dalla sorella del regista, Salome, che, evidentemente emozionata per il premio, ha chiesto aiuto alle banche africane per finanziare i progetti dei cineasti oltre ad auspicare la pace per tutti i suoi fratelli africani.
"TEZA" racconta la storia di un giovane scienziato idealista che lascia il suo paese,l'Etiopia degli anni '70-'80 sotto la dittatura di Hailé Mariam Mengistu,per poi ritornarvi per morire. I temi invocati in questo film sono l'immigrazione,il razzismo,le guerre ma anche la difficile posizione sociale della donna etiope.

L’étalon d’argent (dal valore di 5 000 000 FCFA) è stato vinto dal regista sudafricano John Kani con il film "NOTHING BUT THE TRUTH" che ha brevemente dichiarato : “Voglio solamente ringraziarvi per questo premio”. Il Yennenga de bronze (dal valore di 2 500 000 FCFA) è stato assegnato al film "MASCARADES" dell'Algerino Lyes Salem.

Il prix de l’Inter-africaine della prevenzione dei rischi professionali (valore 3 milioni FCFA) è stato consegnato ad Adama Drabo e Ladji Diakité du Mali per il cortometraggio " FANTAN FANGA" . Il cineasta burkinese Missa Hebié, si è aggiudicato il premio per la migliore serie TV-Video con "L'AS DU LYCéE" e il premio del pubblico e il Prix Oumarou Ganda con il lungo metraggio "LE FAUTEUIL".

Come previsto L'Africa del Nord si è aggiudicata numerosi premi: premio per la migliore interpretazione femminile nel film "LES JARDINS DE SAMIRA" del regista marocchino Sana Mousiane, i premi Le Poulin D'Or e Le Poulin D'Argent nella categoria corti con due film algerini; nella categoria lungometraggi si sono aggiudicati il Premio per la migliore musica,assegnato al film del marocchino Kamal Kamal con "ADIEU MERES" e il Premio per il suono migliore nel film "LES DéMONS DU CAIRE" dell'egiziano Mohamed Hassib. Infine, nella categoria documentari, l'Egitto si è aggiudicato il secondo premio con il film "BEHIND THE RAINBOW" di Jihan El-Tahiri e il primo premio per il film "NOS LIEUX INTERDITS" di Leila Kilani.
Grandi soddisfazioni anche per il cinema sudafricano che ha ricevuto il Premio per la migliore immagine, il Premio per il miglior montaggio e quello per la migliore interpretazione maschile,tutti assegnati al film "JERUSALEMA" di David Helfand. Il Premio speciale della giuria,nella categoria documentari, è stato vinto da Khalo Matabane per il suo film "WHEN WE WERE BLACK".

L'Africa si riconferma terreno più che fertile per il cinema grazie alle politiche di sostegno volontario all'industria cinematografica,come accade in Marocco, alle infrastrutture di produzione, come in Sudafrica e in Burkina Faso oltre che in Mali, Nigeria (interessante e curioso per il nome deve essere il film "NOLLYWOOD") e Senegal che, però, sono usciti sconfitti da questa 21esima edizione.

venerdì 6 marzo 2009

Happy INDEPENDENCE DAY

“At Long Last ,the Battle has ended ,and now, Ghana your beloved Country, is free forever’’.
( alla fine la battaglia è finita, e ora, il Ghana, la vostra amata terra, è libera per sempre).

"From now on, there is a new African in the world, and that new African is ready to fight his own battle and show that after all the black man is capable of managing his own affairs. We are going to demonstrate to the world, to the other nations, young as we are that we are prepared to lay our own foundation.“
"As I said in the [National] Assembly just a few minutes ago, I made it frank that we are going to seriously create our own African personality and identity. It is the only way in which we can show the world that we are going to right our own battle.”

"But today, on this great day, let us all remember that nothing in the world can be done unless it has the support of God. We have fought the battle, and we again rededicate ourselves not only to the struggle to emancipate other territories in Africa; our independence is meaningless unless it is linked up with the total liberation of the African continent”.

(d'ora in avanti c'è un nuovo Africano nel mondo, e questo nuovo Africano è pronto a combattere la propria battaglia e dimostrare che dopo tutti gli uomini neri è capace di gestire i suoi affari.Dimostreremo al mondo, alle altre nazioni, che giovani come siamo, siamo pronti a una nostra fondazione... Come ho detto all'Assemblea Nazionale pochi minuti fa, sono franco nell'affermare che costruiremo seriamente la nostra personalità e identità africana.E' l'unico modo attraverso il quale possiamo mostrare al mondo che giustificheremo la nostra battaglia...
Ma oggi, in questo grande giorno,ricordiamoci che niente al mondo può essere fatto senza il supporto di Dio.Abbiamo combattuto battaglie, e ora possiamo dedicarci alle battaglie per emancipare gli altri territori in Africa; la nostra indipendenza è priva di significato se non è collegata alla liberazione totale del continente africano.)

DR. Kwame Nkrumah, Primo Presidente del Ghana.





6 Marzo 1957 il Ghana è il primo stato Africano ad ottenere l'indipendenza dalla Gran Bretagna.

mercoledì 4 marzo 2009

L' Aja chiama Sudan

La Corte Penale Internazionale ha deciso di lanciare un mandato di arresto contro il dittatore di Khartoum El -Béschir,accusato per crimini di guerra, contro l'umanità ( mentre le accuse di genocidio sono per ora decadute) durante la sanguinosa guerra civile che dal 2003 ha provocato 300.000 morti e la fuga di circa 2,2 milioni di persone. Intanto in Sudan continua il regime di terrore nei confronti di coloro che si considerano i nemici dello stato: questa volta è il turno del corrispondente tunisino per France 24, Zuhir Latif, collaboratore del quotidiano arabo al-Hayat, di alcune radio oltre che del Programma alimentare mondiale (PAM), per il quale è stato emesso l'ordine di espulsione. A febbraio Latif aveva filmato la situazione nella città di Mouhajiriya, poco dopo gli scontri avvenuti tra le forze sudanesi e alcuni ribelli: questo sembra essere il motivo del provvedimento contro il giornalista la cui abitazione è stata perquisita venerdì scorso (due giorni prima dell'espulsione) ; " Mi hanno espulso definitivamente dal Sudan. Hanno confiscato tutto il materiale, la mia camera, delle cassette, i telefoni, alcuni documenti personali e dei rilievi bancari. Sono stato in cella per 48 ore." scrive sull'AFP. L'organizzazione per la difesa della stampa, Reporters sans fronitères (RSF) che ha chiesto alle autorità sudanesi di dare spiegazioni urgenti in merito al provvedimento, ha ottenuto come risposta che Latif è stato arrestato per violazione delle procedure di immigrazione e partecipazione ad attività che "non sono legate al suo mandato in Sudan". Non vengono fornite altre spiegazioni ma è doveroso ricordare che questo è il secondo reporter che viene espulso dal paese (un mese fa lo stesso provvedimento fu preso per il giornalista egitto-canadese Heba Aly).

martedì 3 marzo 2009

"Cinema africano, turismo e patrimonio culturale"


Sabato 28 Febbraio si è inaugurata la ventunesima edizione del Festival panafricano del cinema e della televisione di Ouagadougou (Fespaco) , il più grande dell'Africa che ha festeggiato i suoi 40 anni. Il FESPACO riunisce ogni anno registi, attori, produttori del continente africano e della diaspora delle Antille e dell'America.
Più di 20.000 persone hanno assistito allo spettacolo di apertura organizzato nello stadio della capitale burkinese e aperto dall'artista franco-burkinese Irène Tassembédo, oltre la presenza di altri artisti tra cui Sissao, Alif Naba, il gruppo Yeleen e l'artista ghanese Kodjo Antwi. Il festival, all'insegna del ' riconsiderare i cineasti il cuore dell'evento' vede tra gli ospiti Abderrahmane Sissako, Cheick Fantamady Camara e il comico burkinese Sotigui Kouyaté, che ha recentemente ricevuto l'Orso d'argento a Berlino come miglior comico maschile.
Questa edizione è speciale: ci sarà un importante omaggio al grande Ousmane Sembene, lavoratore portuale, militante politico, scrittore e regista nonché fautore di questo Festival: da quel momento in poi il cinema entra nella vita politica e finalmente racconta la storia di un continente intero, intrappolato ancora tra le forze neo-coloniali.
Le categorie in gara sono:

  • Lungometraggi africani 35mm
  • Cortometraggi africani 35mm
  • Lungometraggi dal mondo
  • Cortometraggi dal mondo
  • Panorama tv/video africani
  • Film documentari africani
  • Film documentari mondo
  • Focus cinema afro-brasiliano
  • Rassegna ibero americana
  • Selezione arte
Il 7 Marzo si concluderà il Festival:..the winner is...?

http://www.fespaco.bf/

lunedì 2 marzo 2009

Più castagne, meno Maroni!!!!

Che pomeriggio memorabile!!! Un' atmosfera che faceva credere di essere in un paese civile, democratico! Eravamo tantissimi ( si parla di 3000 persone anche se, come al solito, la questura deve dimezzare!) al corteo organizzato sabato dalla Rete Migranti contro le leggi razziste di questo governo!!! Facce, atteggiamenti, età così diverse tra loro ma tutte accomunate da un'unica speranza, una sola lotta,un valore importantissimo: l'integrazione. Tutti uniti sotto la bandiera della democrazia, della solidarietà, ribadendo che siamo tutti figli di una stessa terra, tutti uguali. Tutti uniti nel ribadire il nostro NO alle leggi razziste di questo mal governo, sostenendo la lotta dei moltissimi rifugiati che qui a Torino rimangono inascoltati e le esigenze (più che lecite) degli immigrati regolari e non. No alla discriminazione, alla tassa sul permesso di soggiorno, alla denuncia da parte dei dottori degli stranieri irregolari che chiedono cure. No, in generale, alla deriva fascista! L'unica esagerazione è stata lo svuotamento delle caserme torinesi per far giungere centinaia e cenatinaia di forze di polizia e non solo; saranno rimasti parecchio delusi visto che non è successo assolutamente niente! Era una protesta pacifica, la dimostrazione che anche senza fare casino si può lottare ugualmente per farsi sentire! Sono stati loro ad attirare la nostra attenzione:è stata una presenza davvero esagerata!!! Una protesta partita da uno dei quartieri definiti caldi di questa città: l'importante dimostrazione che Porta Palazzo non è solo covo di pusher o malviventi, ma anche il quartiere di donne, bambini e uomini che vorrebbero vivere una vita dignitosa, normale!