giovedì 24 dicembre 2009

Il mio brindisi all'ipocrisia

Non esageriamo con l’ipocrisia degli uomini, la maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio (Marguerite Yourcenar ).




In questi giorni che ormai non sento più miei fino a non sopportarli del tutto il mio unico brindisi va ai vecchi amici ( non per questioni anagrafiche ma vecchi perchè li abbiamo lasciati alle spalle,relegandoci a vicenda a semplici conoscenti) che si ricordano di noi in questa festa comandata, pronti all'oblio dal giorno successivo; lo dedico alla nostra politica,alle persone che costituiscono la profonda inciviltà che ci circonda,affannati a negare una crisi che persiste e peggiora, i primi; ad affogare nel loro superfluo, i secondi.
Con la speranza che queste ore trascorrano in serenità e soprattutto in fretta, vi auguro dei giorni spensierati e di riposo, per chi, ancora, ha la fortuna di avere un lavoro.
A presto...


venerdì 18 dicembre 2009

Finalmente a casa


La militante Aminatou Haidar è finalmente rientrata la scorsa notte a Lâayoune, nel Sahara occidentale, dopo aver trascorso più di un mese nelle Canarie, durante il quale ha osservato lo sciopero della fame, complicando il suo stato di salute. Mentre tornava dagli Stati Uniti il governo spagnolo le ha sequestrato il passaporto e costretta a recarsi a Lanzarote.
Il 4 e il 5 Dicembre la militante saharawi aveva provato a raggiungere Lâayoune ma le autorità marocchine per entrambe le volte hanno bloccato l'atterraggio dell'aereo costringendola a tornare indietro. Per il governo marocchino, che l'ha espulsa dal paese, è colpevole di alto tradimento e la ritiene responsabile di aver danneggiato l’immagine del Marocco a livello internazionale per aver considerato l'occupazione marocchina del Sahara occidentale illegittima e per aver reso note le numorose violazioni dei diritti umani commesse.

martedì 8 dicembre 2009

Prostituzione lavorativa


Non è la prima volta che descrivo alcuni aspetti del lavoro che, mio malgrado, mi sto ritrovando a svolgere; ma questa volta credo di averle superate tutte ed è per questo motivo che chiedo scusa in anticipo ai compagni bloggers. Cercate di capirmi, ho bisogno di soldi: null'altro! E' un lavoro vario: un giorno ti ritrovi a fare la pubblicitaria, un altro la rompipalle al telefono e un altro ancora la sondaggista. Parliamo di quest'ultimo: si avvicinano le elezioni e bisogna sapere assolutamente chi e che cosa voterà; come se gli italiani fossero affidabili e attendibili da questo punto di vista. Non immaginate lo schifo, il rigurgito perenne che mi assale quando devo chiedere ai poveri malcapitati se vogliono o meno incontrare questo candidato... del pdl... E' imbarazzante dover 'confessare' questo ma le cagate che mi ritrovo a dover dire meritano di essere condivise. Prima di passare a quest' aspetto vorrei però dire che è estremamente facile condurre una campagna politica se ci si rivolge a ultra ottantenni ( vi giuro che dovendo poi chiedere la data di nascita non si scende sotto i settant'anni) che vedono il presidente del consiglio come un martire che suscita le invidie dei comunisti - magistrati compresi- perchè si è fatto da solo. Si è fatto talmente tanto da sé che può permettersi di sperperare soldi in vaste opere di convincimento, di lavaggio del cervello, senza eguali; il candidato dell' Idv per il quale ho condotto un precedente sondaggio non aveva di certo gli stessi mezzi per permettersi delle indagini più approfondite tra la popolazione votante. E soprattutto non possiede alcun mezzo di informazione... Ed eccoci finalmente all'aspetto clou dell' intera situazione sul quale vi chiedo una riflessione: questo candidato ha al centro del suo programma elettorale il lavoro per i giovani che deve essere garantito a differenza, secondo lui, di una sinistra che ha solamente sperperato i soldi. Sicuramente il fatto di assicurare un avvenire alle fasce più giovani, tramite la garanzia di un lavoro stabile è un progetto nobilissimo ma se sei tu il primo a dare l'appalto per i sondaggi ad una struttura dove questi stessi giovani lavorano in nero, forse, caro candidato,dovresti rivedere un attimo le tue priorità!...