venerdì 31 ottobre 2008

Attention Sarkò!!!


Chissà se lo userà anche Berlusconi visto che ha deciso di non seguire le direttive comuni all'interno dell'Unione Europea in merito alla riduzione delle emissioni di CO2 del 20% secondo il protocollo di Kyoto, fino ad un 30% dal 2013, correndo, in tal modo, di dover pagare sanzioni che ricadrebbero nelle tasche dei cittadini. Fatto sta che 'l'amico non più amico' Sarkò ha perso una causa (la prima che perde di sei intentate) -è l'unico presidente francese ad avvalersi così tanto dello strumento giudiziario di cui controlla le nomine- contro un editore che ha pubblicato un cofanetto con un libro e un pupazzo,raffigurante il presidente francese, munito di 12 aghi in stile voodoo; ma il pupazzetto non rappresenta
" una violazione della dignità umana nè un attacco personale", sancendo così il diritto alla satira del quale, qui da noi, inizia a non esserci più traccia.
Mi chiedo cosa sarebbe successo invece nel nostro paese, ma ho già qualche idea:
  1. Berlusconi chiama La Russa e gli dice di organizzare plotoni di soldati pronti a fare irruzione nelle sedi degli editori per sgominare la banda di comunisti che ha messo in atto questo 'attentato' alla sua immagine
  2. Maroni ristabilisce la dogana Italia-Francia stile 'non passa lo straniero' mentre Zaia bandisce dalle nostre tavole brie,camambert e champagne ( per chi se lo può permettere) ,perchè se la magistratura francese ha permesso questo attacco ad un presidente, ciò non deve succedere da noi:cattivo esempio
  3. Bossi, Calderoli,Borghezio e i 6 leghisti al loro cospetto vanno a Pontida...Ci vanno e nemmeno loro sanno perchè..anzi sì, per ribadire il giuramento e mettersi al riparo dal linciaggio di chi ha già in casa un pupazzetto con le loro sembianze
  4. Infine, la Carfagna,gelosa, grida allo scandalo: anche lei voleva su Max una bambolina che la raffigurasse...non le bastano i calendari...
Probabilmente ci sarebbero altre conseguenze ma il nocciolo di tutta la questione è che dai nostri cugini ci è arrivata un'altra bella lezione: il presidente non è onnipotente nè onniscente e il diritto alla satira è da tutelare in un paese che si definisce democratico.
PS. Grande Sabina!!!

giovedì 30 ottobre 2008

« Io non penso all'arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita » Jean-Michel Basquiat


Ormai non è più una semplice impressione; ma sarà l'ennesima conferma di come questo governo pro-tagli inibisca qualsiasi tipo di espressione in ambito giovanile; i comuni vietano i centri sociali, non ci sono politiche per la creazione di spazi di aggregazione, i giardini e i parchi sono quasi inesistenti, buttati giù a favore di enormi palazzi.
Ora tocca ai graffiti, agli "imbrattatori di muri", come li chiama il presidente del consiglio e nonostante le reticenze di alcuni ministri del suo stesso schieramento,ecco le fatidiche parole:
" Venerdì,nel corso del consiglio dei ministri, faremo un decreto per introdurre il reato e delle pene per chi imbratta muri e negozi.. perchè l'Italia, dopo la tragedia di Napoli, deve recuperare la sua immagine, soprattutto all'estero".
Oggi la pena prevista per chi è sorpreso a scrivere sui muri, solo se scatta la querela, è di 103€;se il reato è commesso ai danni di edifici storici o artistici può scattare la reclusione fino ad un anno ed una multa di 1032€. Berlusconi vuole portare la sanzione fino a 30 mila € o, in alternativa, arresti domiciliari o lavori di pubblica utilità.
A parte che la nostra immagine all'estero non è di certo rovinata dai writers ( ben presenti anche lì) ma piuttosto dalle politiche di governo anche in ambito europeo (vedi politiche contro rom e extracomunitari), ma poi vogliamo mettere tutti questi muri grigi di edifici fatiscenti nelle nostre città piene di smog e traffico?!?
Almeno scritte e disegni, perchè no, anche con dei messaggi, ravvivano e rendono più 'guardabile' ciò che ci sta intorno.
Ma del resto, in queste 'prove di regime', non si interpella nessuno: si va avanti e basta!

mercoledì 29 ottobre 2008

Oggi, non ho parole


Scusatemi tutti, ma oggi è stata inflitta un'ennesima sconfitta al nostro paese...

E io sono senza parole...

Il dl gelmini è diventato legge con 162 voti a favore, 134 contrari e 3 astenuti.

Un ennesimo scacco alla democrazia, al diritto allo studio, al formarsi una carriera all'interno delle università; tagli e non miglioramenti... toccherà alla sanità ora, giusto?!?

Come si può toccare qualcosa di così importante come la cultura? Si mette una responsabilità enorme come il futuro di un paese in mano a noi giovani e poi ci vengono tolti i mezzi...!

Per fortuna la determinazione di chi guida le proteste è forte e si prevede un referendum promosso dall'IDV: spero che questa sia una prova per l'opposizione al fine di ritrovare se stessa, unirsi e combattere!

martedì 28 ottobre 2008

Destini opposti

Due donne, due storie con due esiti ben differenti: una di loro è morta, attraverso una delle pratiche più disgustose che una società possa ammettere; l'altra ha finalmente ottenuto giustizia.

Lunedì scorso, nella città somala di Kismayo, dal 22 agosto nelle mani di una coalizione di combattenti fedeli al leader islamico Hassan Turki, che figura sulla lista americana dei finanziatori del terrorismo e degli "shebabs", il principale gruppo di combattenti estremisti in Somalia, un tribunale islamico ha condannato colpevole di adulterio una donna che è stata interrata fino al collo e lapidata fino alla morte da 50 uomini.
Sono scioccanti le dichiarazioni di uno dei responsabili della città, Cheikh Hayakallah che afferma: " La nostra sorella Aisha ha chiesto ad un tribunale della charia islamica Kismayo di condannarla e punirla per il crimine commesso", " Ha negato davanti al tribunale di aver avuto delle relazioni sessuali extra- coniugali. Le è stato chiesto più volte di ritrattare la sua confessione ma ha insistito sul fatto che volesse l'applicazione della charia perchè meritava la punizione adeguata".

Una disparità tra i sessi sancita da questa legge islamica,che regola la vita dei cittadini,fino ad assumere connotati grotteschi;un paese che ammette la poligamia.

In Niger, invece, una donna di 24 anni, Hadidjatou Mani Koraou, ha vinto una causa contro lo stato, per non aver ricevuto alcuna tutela legale da parte delle istituzioni che non hanno impedito la sua riduzione in schiavitù all'età di 12 anni, venduta per una somma equivalente a circa 400€ , costringendola a subire abusi sessuali, percosse e lavoro forzato. La donna si è allora rivolta alla Corte di Giustizia dell'Ecowas, la Comunita' Economica dei Paesi dell'Africa Occidentale, che ha condannato il governo di Niamey a pagarle un risarcimento per danni morali e materiali di 10 milioni di franchi Cfa, circa 15.000 euro. "La ricorrente", recita la sentenza, "e' rimasta vittima della schiavitu', e la Repubblica del Niger e' colpevole di omissione".

Speriamo che sia un passo avanti nel riconoscimento di maggiori diritti e soprattutto verso l'abolizione della schiavitù.

lunedì 27 ottobre 2008

Abbiamo tutto il tempo per morire

Nonostante in Italia manchino 22 mila dottori e nonostante l'allarme amianto in alcuni ospedali di Torino (http://uhurunausalama.blogspot.com/2008/08/amianto-nellospedale.html), ecco alcuni dati allarmanti circa l'attesa per delle visite in questa città:

Ospedale Regina Margherita periodo agosto-settembre:

Otorinolaringoiatra, 158 giorni ad agosto, 145 a settembre
urologia, 174 e 163 giorni
chirurgia generale, 28 e 16 giorni
gastroenterologia, 85 e 55 giorni
endocrinologia, 68 e 61 giorni
allergologia, 54 e 40 giorni
neurochirurgia, 76 e 63 giorni
pneumologia, 7 e 1 giorno
odontotostomatologia e chirurgia maxillo-facciale, 32 e 7 giorni

Si parla tanto di tagli, sempre nei settori sbagliati però; di fronte a questi numeri nessuno pensa di fare nulla oltre che aumentarsi lo stipendio di 1135€?!?
A quando le assicurazioni sanitarie a pagamento come negli Stati Uniti?

sabato 25 ottobre 2008

Ricercato morto o vivo


“Cop-killer, wanted dead or alive.”

Trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato; una storia che risale al 1991, un uomo che non ha inizialmente la possibilità di essere difeso perchè la Georgia è fra gli stati americani che non prevedono un avvocato d'ufficio ai condannati a morte che ricorrono in appello.

E' la storia di Troy Davis, accusato dell'uccisione di un poliziotto di 27 anni. L'uomo si rende sponateneamente alla polizia, affermando di essersi trovato sul posto ma di non aver ucciso nessuno;e così senza prove materiali è condannato a morte.

La storia di un uomo sospetta, in cui 7 dei 9 testimoni hanno ritrattato le dichiarazioni fornite, dicendo di aver agito sotto la pressione della polizia: tra queste un uomo analfabeta che ha firmato una deposizione redatta dalla polizia, un adolescente minacciato di essere condannato per complicità; ci sono nuove testimonianze che indicherebbero come colpevole Sylvester Coles, il primo a denunciare Troy Davis alla polizia.

Il 23 ottobre 2008 è stata celebrata -con il supporto di AmnestyInternational- la giornata intrnazionale di azione "Giustizia per Troy Davis" , che ha riunito migliaia di persone ad Atlanta, a Los Angeles, a Bruxelles e a Paris, chiedendo di sospendere la condanna e l'apertura di un nuovo processo.

La buona notizia ieri mattina: la corte d'apello ha sospeso la sua esecuzione prevista per lunedì; una nuova decisione sarà comunicata a fine novembre,dopo le elezioni americane.


AN EYE FOR AN EYE MAKES THE WORLD BLIND(Ghandi)

La petizione di Amnesty per salvare Troy Davis: http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/969


Piccolo pensiero per gli automobilisti cogl*oni...


"Io sono una automobilista, ed essendo una automobilista sono sempre,costantemente, inca**ata come una bestia..."

Faccio mie le parole di Gioele Dix perchè non vi sopporto proprio più! Se volete ammazzarvi, andate a schiantarvi contro un muro,in un posto ben isolato ma smettetela di mettere in pericolo la vita degli altri, la mia compresa.

Basta! Ripassatevi il libro di scuola guida in cui c'è scritto che al semaforo rosso ci si deve fermare: non è possibile che sia di giorno che di notte io mi debba imbattere in uno di voi che, per fretta o chissà per cos'altro, deve tagliarmi la strada mentre passo col verde. Ma vi sembra logico che per non incappare in un incidete con voi, uno debba rallentare anche quando ha la precedenza o il 'verde'? La paura non mi fa guidare tranquilla, sebbene sia una cosa che mi piace fare...

Mi rivolgo anche a quelli col telefonino che impegnati nella loro importantissima conversazione, si dimenticano di segnalare le manovre, tagliandoti la strada: mica posso starvi a 10 metri di distanza!Siete un pericolo pubblico (compratevi un auricolare!), voi e gli anziani col cappello ( e comunque gli anziani in generale visto che ad una certa età i riflessi sono minori :dovrebbero mettere un limite per guidare); non chiedetemi perchè proprio quelli col cappello, così come le signore con le pettinature grosse -per non parlare di chi ha i due specchietti laterali chiusi...- ma ho notato che sono fra i soggetti più pericolosi.

Non dico di avere una guida perfetta, ma almeno rispetto le regole, per me e per gli altri. La vita è una ed è assurdo sprecarla per qualche str*nzo come voi!

http://www.youtube.com/watch?v=ZL6Bqtp1P7g

venerdì 24 ottobre 2008

Il razzismo passa anche attraverso il cibo


Ieri all'ora di pranzo ho guardato Studio Aperto, ma non chiedetemi perchè: me ne sono vergognata per tutto il giorno...

Verso la fine hanno mostrato un servizio sull' INVASIONE dei 'kebabbari' , prendendo come esempio Roma per poi allargarsi in una pseudo indagine a tutta Italia; sono rimasta scioccata dal modo in cui si parlava di un alimento che è ormai entrato nelle nostre abitudini mangerecce, additato come una minaccia nei confronti dell'italica cucina. La giornalista era esterrefatta dal fatto che su 400 licenze per pizza al taglio, il 30% fosse per rivendite di kebab..oddio...dobbiamo fare attenzione a questo alimento che ' proviene dalla Germania imbustato e congelato' e più economico ,aggiungo io, di un pranzo in un bar o in una mensa.

Dove sta il problema??!!!

Sempre i soliti discorsi che tolgono il lavoro agli italiani? Che importa, si parla di cibo e io mangio quello che voglio!

Lasciateli e lasciateci in pace, liberi di mangiare ciò che preferiamo, non additando sempre qualsiasi cosa come anti- italiana!

Evviva il kebab e la cucina estera!

giovedì 23 ottobre 2008

L'acqua: bene dell'umanità o merce?


In questo clima di grandi agitazioni in cui le pagine dei giornali sono piene di parole sulla grande crisi economica mondiale e sulla riforma della scuola, un'altra notizia non viene data! Sta accadendo una cosa molto grave: il governo di centro destra ha dato inizio alla privatizzazione delle risorse idriche pubbliche. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 133 del 6 agosto 2008 che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. I Paesi industrializzati consumano il 58% dell'acqua disponibile, mentre in Africa ed altrove, donne e bambini percorrono ogni giorno decine di chilometri per potervi avere accesso. In Kenya, la popolazione spende il 9% del proprio reddito per acquistare l'acqua; in Nigeria si raggiunge il 18%.Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio è che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi. In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo. Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. La FAO prevede che nel 2000 saranno almeno 30 i paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche. In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici. In Papua Nuova Guinea il 70 % della popolazione non ha accesso all'acqua, in Zambia la percentuale è del 73% e in Burkina Faso sale al 78%. Un cittadino nordamericano utilizza 1.700 metri cubi di acqua all’anno; la media in Africa è di 250 metri cubi all’anno. La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali. Con circa 40 litri,che per gli altri rappresenta l’acqua di intere settimane, in Italia si fa la doccia!! L’Italia è prima in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l’anno pro capite. Gli italiani consumano quasi 8 volte l’acqua usata in Gran Bretagna, dieci volte quella usata dai danesi e tre volte quello che consumano in Irlanda o in Svezia. Allarme sullo spreco anche da parte del WWF che annuncia la disponibilità d’acqua dolce in Italia sta scendendo dai 2.700 metri cubi pro capite ai 2.000 metri cubi.
La crescente scarsità della risorsa idrica sta già scatenando conflitti interni. Gli stati che hanno a disposizione fiumi, tendono a sequestrare l'acqua, costruendo sul proprio territorio delle dighe. Sono molte le guerre sull'acqua in corso tra Turchia, Siria e Iraq, Somalia e Uganda, tra India, Pakistan e Bangladesh, in alcuni paesi del Medio oriente, nell'America Latina.'

L'acqua è un dono della natura e come tale non può essere prezzato; non può trasformarsi in un lusso per chi può permettersela, l'acqua non può essere un altro modo per riempire le tasche delle multinazionali.

L'essere umano stesso è fatto del 70% di acqua....ci proporranno di mettere in vendità il 70% del nostro corpo??

Ricordiamoci però di fare del nostro meglio per evitare gli sprechi con piccoli gesti quotidiani, le risorse naturali non sono esattamente infinite!!

mercoledì 22 ottobre 2008

Intense sensazioni

Siamo davvero minuscoli esseri in questo mondo così grande; non contiamo davvero nulla, i nostri diritti sono calpestati da chi è più forte di noi, da chi ha i soldi; perchè questo mondo è sempre più dipendente da questo.

In questi giorni a Torino, la mia città, che a volte sforna rassegne interessanti, si è svolto il festival Cinemambiente ( ci è piaciuto molto per chi non lo avesse ancora capito), un concentrato di incontri e film su tematiche ambientali oltre che ad un secondo festival nel festival dedicato ai diritti umani, in occasione del sessantenario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Uomo ( Parigi, 10 Dicembre 1948).

Questi giorni sono stati un'esperienza devastante, in tutti i sensi, tanto da uscire dopo ogni proiezione con una sensazione di vuoto immenso, con la voglia di parlare, di gridare ma senza averne la forza. Forza che invece hanno mostrato tutte le persone descritte nei film: la mente non ha confini, certe esperienze la rafforzano e la rendono quasi indistruttibile.

Le domande che mi sono passate per la testa sono molte: facciamo davvero abbastanza per combattere certe situazioni? in concreto, come possiamo aiutare? Ci vuole anche una buona dose di fortuna e di soldi senza i quali sembra non si possa concludere nulla?

Io, dentro ad un cinema, con il cuore e la coscienza spezzati da scene di guerra, di donne violentate e di bambini che non sanno nemmeno cosa voglia dire la parola 'futuro'; fuori, magari, gente a cui queste cose non interessano perchè lontano da loro. E già, perchè interessarsi se in Darfur il capo di stato è il primo colluso con i responsabili del disastro umanitario che non accenna a smettere? Che differenza c'è tra quella giustizia e questa, in cui il presidente del consiglio si costruisce le leggi per continuare a decidere sulle nostre vite, e farlo in modo sbagliato?

C'è differenza tra uno stato di polizia, ed uno in cui viene mandato l'esercito per combattere chissà quale nemico? A molti manca il pane da mangiare qua, là muoiono centinaia di persone: non c'è differenza, non si può scegliere e decidere ma solo impegnarsi, sensibilizzarsi e farlo con gli altri, agire - per quanto ciò sia consentito-. Ogni stuazione, dalla più vicina a quella più lontana è una questione che ci riguarda in primo piano, perchè siamo tutti coinvolti dal momento in cui il nostro governo, gli stati occidentali, vanno a sfruttarne le terre e le risorse.

Gli occhi, le mani, i corpi devastati dalla guerra, i bambini abbandonati, le donne violentate ripetutamente ci devono interessare: non si può rimanere indifferenti, sarebbe come commettere i crimini che hanno subito per una seconda volta.

E così la forza di Emmanul Jal, ex bambino soldato ora cantante rap ( http://www.warchildmovie.com/), la cui vicenda è una stella in mezzo al buio delle migliaia di bambini affamati, che non hanno e forse mai avranno la fortuna di incontrare il proprio angelo salvatore, è diventata anche un pò la mia forza; una forza che uso in questo blog, perchè certe voci e vicende non rimangano inascoltate; la forza di gridare sempre, nonostante la voglia di fare molto di più per queste persone sia tanta. Ma i mezzi?

Siamo davvero costretti a vivere nell'indifferenza,non solo delle autorità ma anche altrui? Indifferenza verso persone incarcerate ingiustamente , addirittura una suora , barbaramente torturate, umiliate, e poi liquidate con 'è stato un errore'? E' possibile vivere in un mondo che permette le torture di Abu Grahib e Guantanamo, da parte di un paese che professa la libertà e la democrazia? ( SOUS LA CAGOULE, UN VOYAGE AU BOUT DE LA TORTURE ).

Che libertà è questa? Cosa insegneremo ai nostri figli se si sta assitendo ad una degenerazione delle coscienze e degli ideali?

Purtroppo non ho potuto farlo personalmente, ma ringrazio davvero tutte le persone, anche 'conosciute' tramite film, documentari (perchè sono reali, così come le loro storie), dibattiti, che hanno e continueranno ad incrociare il mio cammino.

"Avete quattro anni e mezzo per farci il callo"


E no Berlusconi, nessuno di noi ha tutto questo tempo da perdere!

Non abbiamo modo di sprecare ciò che più di prezioso c'è al mondo e che troppo spesso sembra sfuggirci di mano.

Le tue minacce non fanno paura:giochi col fuoco...

Qua non si tratta di destra, sinistra, centro; le proteste nelle università non hanno nessun partito a dirigerle ma sono semplicemente il sintomo che non ne possiamo più: basta con questo abuso di potere che va a colpire gli aspetti basilari della nostra società, in questo caso l'istruzione.

Sicuramente non ne sai nulla delle dinamiche di un'università statale e ciò che avete fatto diventare legge toglie il respiro a tutti: l'accesso all' istruzione non è già semplice, i costi per le tasse e i libri aumentano ogni anno: anche questo deve essere un privilegio e non un diritto, in un paese che ne tutela sempre meno?

E' vergognoso restare ciechi di fronte a tutto ciò, fermamente convinto che questa riforma sia giusta: così si svaluta la cultura, si rendono inutili anni di sacrifici.

E' profondamente anti-democratico far entrare la polizia nelle scuole e università occupate perchè non è vero che " non è una dimostrazione di libertà o un fatto di democrazia, ma è violenza verso gli altri" : allora quando esercitiamo la nostra libertà? Libertà vuol dire asservirsi ad uno stato latente, che ci ha abbandonati? E' forse manifestare per ciò che la destra appoggia; sostenere le cazzate della lega, ad esempio?

Io mi unisco a tutti coloro che stanno manifestando e gli chiedo di RESISTERE!


PROTESTA IN DIRETTA RADIO DALL'UNIVERSITA' DI TORINO SU RADIO BLACKOUT 105.25

martedì 21 ottobre 2008

Voglio "La Talpa" in Darfur...

La sintesi di due eventi mi ha spinto a scrivere questo post.
Primo evento: giovedì scorso, mi sono ritrovato a casa di amici, che per non so quale assurdo motivo stavano guardando (quella gran cagata aggiungo io) "La Talpa". Si, bravi ridete, prendetemi pure in giro... Il secondo evento è questo. A Torino in questo periodo c'è il festival Cinemambiente, ed in questo periodo si parla anche di diritti umani. Sabato (munito di pass... che stile...) sono andato a vedere "Darfur Now". In seguito è partito un dibattito, con diverse personalità di Amnesty Int., Evans Maendeh,( ex bambino soldato sudanese), Palden Gyatso (monaco tibetano protagonista di Fire Under the Snow), ecc... Ma mentre guardavo "Darfur now" (ancora scosso dal dolore per quel che avevo visto giovedì), mi venivano fuori pensieri (politicamente scorretti?) strani e poco attinenti al film. Cose come quelle che state per leggere!
In una scena c'erano due donne sudanesi che stavano tagliando legna da un albero. Una diceva che era un peccato contro Dio tagliare un albero ancora fresco e l'altra replicava triste: "lo so, ma se andiamo a prenderla nel bosco rischiamo di essere stuprate com'è sucesso ad altre donne del villaggio". Durante questa scena, mi veniva questa immagine: a "La Talpa", tutte queste donne in 2 pezzi succinti (con relative inquadrature che piacciono tanto al pubblico maschile e danno un motivo in più alle donne non fiere del loro fisico di diventare bulemiche), che soffrono per la difficoltà delle prove, e piangono fiere comunque del sacrificio compiuto... Un colpo al cuore...
Le lacrime di una donna mi riportavano al documentario. Piangeva raccontando la sua storia, i parenti morti e gli stupri di gruppo ai quali suo malgrado era stata costretta a partecipare. E all'improvviso, "puf", un'altra visione: una donnona di nome Bush (indovinate perchè mi ricordo il nome...) usciva da uno sgabuzzino gigante e rinunciava a vedere sua madre che si era presa ben 6 aerei(!!!) per venirla a trovare insieme ad uno zio che lei non aveva mai visto (nooooo...). E tutto questo perchè? Per il bene della squadra che avrebbe perso dei soldi! Sniff, sniff... Che coraggio... Mi dispiace per lei che dovrà aspettare forse la fine della trasmissione prima di poterli vedere. Fatti forza! Per la squadra si può fare. Si DEVE fare...
E che dire della squadra che si ribella urlando "non è giusto", "il regolamento è cattivo", sono andati fino a dire che la Bush era straniera e non aveva capito (questo binomio straniero= rinco mi lascia perplesso -anche perchè a meno che fosse veramente rincoglionita aveva capito benissimo-)... Mi stavo quasi comuovendo quando lo sguardo profondo di un ragazzino con un' arma tra le braccia ed il sorriso che hanno i bambini nel vedere una novità, mi distoglieva dal mio pensiero. Lui vestito a casaccio, senza famiglia, poco più di 10 anni ed un passato da adulto, sorrideva ancora con l'intensità dei bambini che vediamo ogni giorno e che forse, abituati a vederlo, non ricordiamo la forza e l'importanza del significato di tale sorriso...
Insomma, per tutto il doc, mi sono venuti questi "pensieri struggenti"(penso che sia inutile aggiungerne altri) che mi hanno fatto riflettere. E lì: idea! E se proponessi alla redazione di andare a fare la prossima edizione de "La Talpa" in un campo profughi in Darfur? Sai che serio? Una delle missioni potrebbe essere quella di evitare di prendere malattie o di farsi sparare! Poi ho pensato che non era abbastanza caratteristico. Lì c'è gente vestita con stracci troppo europei. Ci vuole qualcosa di più "selvaggio", africano. E qua, il colpo di genio: ho pensato alle donne di quel villaggio! Si potrebbe fare lì! Vedo già le prove: le donne (sempre strafighe e mezze nude naturalmente) mandate nel bosco a raccogliere legna con l'obiettivo di tornare senza farsi stuprare; oppure mandare i concorrenti a nuotare sott'acqua per recuperare un po di acqua bevibile visto che sopra ci sono dei cadaveri e qualcuno ci ha pure messo del veleno per avvelenare quelli del villaggio... Che figata! L'idea del secolo! Poi se il Darfur non va bene si rimane in Sudafrica! Anche lì ci sono delle belle prove! In certe zone ci sono degli alti tassi di violenza (e di AIDS visto che ci siamo) sulle donne. Potrebberò venir fuori delle grandi sfide! Oppure si potrebberò mettere i concorrenti nelle case che i vari gruppi mafiosi del posto stanno "cercando" di comprare (con modi signorile come minacce, omicidi...) per via del mondiale 2010! Ce n'è!
Xò, a mente lucicida mi sono ricordato di una cosa: i reality sono basati sulla fiction. Se stanno in mezzo alla realtà ci scende lo share... E come si fa in questo caso?


La mia non è una critica a "La Talpa"(anche se mi fa cagare...), sono il primo che certe volte si mette a guardare certe stronzate mentre ci sarebberò cose più utili da vedere o da fare. Il momento ignorante ci vuole ogni tanto (non sempre xò!). Quello che vorrei far notare e che se la gente, l'attenzione e l'importanza a trasmissioni come "La Talpa" la mettesse anche in problemi seri come quello del Darfur, si sarebbe già trovato una reale soluzione. Cazzo c'è gente che spende 1 euro per votare la talpa, e non lo fa per aiutare un bambino soldato o semplicemente una persona nella città in cui vivono! Ma senza dover andare nel Darfur, potrei fare lo stesso ragionamento con la mafia in Italia. Chissà...
Lunedì ho visto "Warchild" di C.Karim Chrobog, documetario girato sui bambini soldato (http://www.warchildmovie.com/). Per chi fosse interessato a saperne di più.

P.S.: un pensiero speciale e sentito ad una mia amica che a soli 28 anni ha dovuto lasciare questo mondo... Riposa in pace Elena.

Caccia alle streghe



A Dar es Salaam, in Tanzania, gli albini hanno deciso di manifestare il proprio dissenso e la propria paura per una politica troppo lassista nei confronti delle pratiche superstiziose alle quali sono condannati.


Dall'inizio dell'anno, infatti, circa una trentina di albini sono stati uccisi, fatti a pezzi, i loro organi ma anche genitali, gambe, braccia ed orecchie, oltre che il sangue (all' ultima vittima è stato asportato una gamba e l'apparato genitale e la moglie è stata ferita ma è salva poiché è riuscita a lanciare l'allarme ed è accorsa gente del villaggio) sono il bottino di streghe e stregoni che li ritengono utili per le loro pozioni che favoriscono ricchezza e salute; intrugli che hanno come target le classi più abbieni, visto l'alto costo.


Per fortuna il governo ha deciso di riaprire la caccia alle streghe sebbene sia più che un sospetto la complicità della polizia: come mai i responsabili non vengono mai individuati e gli organi recuperati? Sembra che si tratti di un commercio dalle alte cifre: 600 milioni di scellini (300 mila euro) per il cadavere di un albino e la tariffa richiesta dai killer più bassa è di 10 mila franchi burundesi, 7 euro.


Ma dall' inizio dell'anno 73 persone sono state catturate e da maggio scorso, 11 persone, otto donne tra i 70 ed i 90 anni e tre uomini, accusate di stregoneria sono state bruciate vive a Nyakeo, un villaggio nell'ovest del Kenya.


http://dweb.repubblica.it/dweb/2003/07/05/attualita/attualita/066alb35866.html


http://www.matteofraschinikoffi.com/index.php?option=com_content&task=view&id=21&Itemid=2

lunedì 20 ottobre 2008

Un appello che condivido e faccio girare

Siamo donne e uomini rifugiate/i, il governo italiano ci ha riconosciuto un permesso di soggiorno per asilo politico o per motivi umanitari, ma poi si è dimenticato di noi, lasciandoci in mezzo a una strada, senza una casa, senza la possibilità di trovare lavoro, senza la possibilità di costruirci una vita migliore di quella che abbiamo lasciato nei nostri paesi martoriati dalle guerre. Il comune di Torino , attraverso l'ufficio stranieri, non dà nessuna risposta concreta che non sia l'iscrizione in improbabili liste d'attesa, per pochissimi posti che prevedono qualche mese di assistenzialismo fine a se stesso, dopo di che le persone sono ributtate in strada,così come succede anche alle persone italiane con le liste d'attesa per la casa popolare.


Noi pensiamo che la casa è la cosa più importante, avere una casa e una residenza consente alle persone di lavorare o studiare, è la condizione per una vita dignitosa. L'inverno torinese è molto freddo e già le temperature si abbassano, i dormitori non bastano nè sono il luogo dove possiamo stare.

L'anno scorso un gruppo di rifugiati/e provenienti come noi dal Corno d'Africa, nelle nostre stesse condizioni ha occupato uno spazio vuoto da anni in Via Bologna, si sono organizzati per viverci insieme , dividere le scarse risorse e rivendicare i loro diritti.
Abbiamo, forti ed insieme a loro, occupato la ex clinica San Paolo, ci siamo riappropriati di questo spazio inutilizzato, perchè non ci lasciano altra scelta e perchè ci sembra una vergogna che con tante persone senza casa,anche italiane, ci siano edifici tanto grandi che non servono più a nessuno.

Al Comune chiediamo la RESIDENZA, a voi di sostenerci con generi di prima necessità, letti,coperte,cibo,stufette, amicizia: tutto ciò che pensate possa servire in una nuova casa!

viabolognaoccupata@libero.it


CASA/LAVORO/SANITA'/ISTRUZIONE
gli occupanti e le occupanti della ex clinica San Paolo e di Via Bologna
Comitato di solidarietà con rifugate/i e migranti

La strada per la pace?


Finalmente il 14 ottobre è stato arrestato Ali Kushaib (comandante delle milizie Janjaweed), uno dei maggiori responsabili, insieme al presidente Omar al-Bashir e al ministro per gli Affari umanitari africani, Ahmed Haroun, della strage in Darfur.

El-Beshir è imputato per i seguenti capi d'accusa: crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio contro la popolazione del Darfur, commessi tra marzo 2003 e luglio 2008. Il procuratore Luis Moreno-Ocampo ha solo più un mese di tempo per portare ulteriori prove davanti ai giudici della camera preliminare della Corte Penale Internazionale (Cpi) e se queste venissero accettate l’Aja emetterebbe un mandato d’arresto internazionale, la cui difficile messa in atto spetterebbe all’Interpol (il Sudan infatti non riconosce la Cpi).

Mi chiedo davvero quale altre prove siano necessarie per incriminare i responsabili:i crimini che hanno commesso sono sotto gli occhi di tutti: fame, distruzione,stupri,morti,bambini soldato; ma paradossalmente il consenso verso il presidente sudanese è in aumento soprattutto all'interno della comunità internazionale ( Cina -primo partner economico di Karthoum- , Russia e Stati Uniti non hanno firmato il Trattato di Roma e l’Unione Africana sta per approvare una risoluzione al fine di rendere inoperative le decisioni dei tribunali internazionali, accusati di essere accaniti contro i leader africani) , nella quale sembra esserci una vera e propria azione di “lobby” da parte dell’Unione Africana e dalla Lega Araba, che hanno chiesto fin da subito al Consiglio di Sicurezza di congelare i procedimenti contro El-Bashir. Una sospensione è infatti imponibile in virtù dell’articolo 16 del Trattato di Roma che ha creato la Cpi, nonostante sia stato proprio il Consiglio di Sicurezza, con la risoluzione 1593 del 31 marzo 2005, ad affidare alla corte un’indagine sui fatti del Darfur.



venerdì 17 ottobre 2008

Colleghi disoccupati,la chiave di tutto sta nella meritocrazia...

Poche ore fa mi è stato svelato l'arcano...tutti i miei dubbi si sono dissolti.

Dubbi in merito a chi,come,perchè,con quale calcio in quel posto riesce a lavorare in questo paese...

Non parlo di lavoro a tempo indeterminato,no... di 'semplice' precariato,di, ad esempio, un lavoro in un call center...

A Paternò, in Sicilia,hanno risolto tutti i problemi:vai dal sindaco di an, gli lasci il tuo curriculum, questo viene spedito a Ignazio La Russa che,dopo un'attenta analisi,decide se inserirti o meno nel call center lombardo situato nella cittadina siciliana.Tutto ciò con una semplice adesione al partito, arricchita da tanti inviti a convegni e riunioni di partito durante i quali, per verificare se sei un buon dipendente, ti chiedono di apporre una firma di presenza...

Vedete?!?Perchè non ci eravamo arrivati prima?!?

La chiave di tutto sta nel merito... sì, nel merito di affiliarsi al partito giusto...

giovedì 16 ottobre 2008

Dove sta la civiltà in tutto questo?

Domenica scorsa a Torino 80 rifugiati politici, in maggioranza somali, con l'aiuto dei centri sociali Gabrio e Askatasuna, hanno occupato l'ex casa di cura Nuova San Paolo in Corso Peschiera. Hanno portato viveri e medicinali e si sono organizzati suddividendosi le stanze.
Sui giornali locali si è gridato allo scandalo, ai soliti centri sociali che turbano l'equilibrio della città...sapete che vi dico?!? IO STO CON LORO!!! Perchè di fronte all'immobilità di un governo, in questo caso di una città, capace solamente di accusare, temere chi secondo loro è diverso, terrorizzando e accusando gli altri di terrorismo, almeno qualcuno prende in mano la situazione e si mobilita!
Un' Italia capace esclusivamente di dire ciò che non va bene,senza tenere conto di accordi internazionali firmati ormai da anni:i rifugiati politici hanno una situazione drammatica alle loro spalle,spesso non la dimenticano mai;e oltre a vivere di fantasmi del passato si ritrovano in un presente che gli è ostile.Istituzioni che non sono in grado di rendere chiara e regolare la loro situazione:questa gente scappa da guerre,da fame,da distruzione e disperazione e cosa sanno fare loro? puntargli il dito contro e non riuscire ad assicurargli un posto dove stare!
Consiglierei davvero a tutti gli ottusi di questo paese, a quelli portati alle facili sentenze, di parlarci almeno con queste persone:è una grande lezione di vita!Si portano dentro una forza sconcertante, che probabilmente non riusciremo mai a capire; chiedono una vita dignitosa, di poter lavorare (ma il rifugiato in Italia non può svolgere un'attività lavorativa):così questo grosso macigno passa nelle mani di quelle piccole associazioni che cercano di dar loro una mano,passando spesso inosservate.

Ali Hasen,26 anni, racconta: " Sono in Italia da 5 anni.Sono stato a Ragusa, Terni, Roma e Firenze.Sempre la stessa storia.Le istituzioni ci hanno promesso una casa,come previsto dalla legge, ma alla fine ho sempre dovuto dormire per strada.Basta.Abbiamo diritto ad avere una residenza per poter studiare e lavorare come gli altri.... Non vogliamo rubare ma non costringeteci a farlo violando i nostri diritti."

Un paese che si definisce civile non lascia accadere tutto ciò!!!

mercoledì 15 ottobre 2008

Grazie a Stefania

Questo blog è stato premiato da Stefania : grazie davvero per averci riconosciuto quest'uso 'criminoso' dell'info e continueremo a farlo!!! ;)

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Io premio chi ha saputo apprezzare il nostro scrivere, il non assopirsi mai, gridando...
Riccardo Gavioso
Il russo
Rubicondo
Saamaya

martedì 14 ottobre 2008

Rifiuti tossici:sospeso il processo

Il 12 Agosto avevo scritto a proposito del processo che doveva iniziare il 29 settembre scorso per lo scarico di rifiuti tossici avvenuto il 19 agosto 2006 da parte della nave Probo Koala, gestita dalla multinazionale Trafigura. 13 persone erano accusate di avvelenamento o complicità per aver riversato più di 500 tonnellate di liquami tossici provenienti dall’Europa in 18 discariche della città di Abidjan. Tra le testimonianze attese c'era quella di N’Zi Kablan, amministratore di Puma Energy, filiale ivoriana di Trafigura, fuggito in Ghana il 23 settembre: doveva infatti spiegare alla Corte perché la gestione dei residui chimici (un composto di benzina e soda caustica) venne affidata alla società Tommy, che all’epoca esisteva da appena un mese. I suoi dirigenti hanno affermato di non sapere della natura tossica del carico, mentre la Trafigura - che rischia molto perchè un rapporto di Greenpeace rende noti i precedenti tentativi di scarico in Estonia, Olanda e Nigeria- afferma di averne informato via lettera la filiale Puma Energy (ovvero N’zi Kablan) la quale non avrebbe poi informato Tommy.
Ma è stata accettata la richiesta della difesa di sospendere il processo perché mancano i dirigenti della Trafigura e della sua filiale ivoriana, la Puma Energy.
La sospensione era fino al 13 Ottobre, speriamo in buone notizie...

lunedì 13 ottobre 2008

Si somigliano proprio...

Ieri sera mentre guardavo Berluscao arrivare a Parigi e salutare il suo amichetto Sarkò ( ma lo saranno ancora dopo che non è stata concessa l'estradizione della Petrella?!?), mi è venuto in mente un personaggio dell' infanzia di molte bambine: per fortuna in quel periodo il premier non monopolizzava la tv,quindi qualcuna sarà rimasta indenne dal trauma...



........ MA ALMENO LUI NON PARLA...!!!


sabato 11 ottobre 2008

Giustizia sarà fatta!

Il fatto risale al 2005 ma solo il 17 ottobre si concluderà il processo e per la prima volta in Italia al reato di ingiuria si contesta l'aggravante dell'istigazione all'odio razziale.
Succede a Torino -la mia città dal sindaco di sinistra che fa l'occhiolino alla destra-.Khadija,una donna marocchina che abita qui da 10 anni,sposata con un italiano,che frequenta spesso un supermercato del centro. Una mattina viene umiliata,offesa,minacciata mentre fa la spesa;è accolta col saluto nazista:" Bisognerebbe tornare ai tempi di Hitler,quando si bruciavano gli ebrei.Dovremmo fare la stessa cosa con voi,sporche negre".Si è sentita ripetere queste parole per giorni da una donna italiana. Khadija era terrorizzata, ne parla col marito e all'ennesima provocazione della donna che le dice che suo figlio è un naziskin e che ha degli amici che gliel'avrebbero fatta pagare, decide di sporgere denuncia. L'accusa è di ingiurie e minacce aggravate dall'istigazione all'odio razziale.
Davvero non capisco proprio chi si nasconde dietro ad un dito e continua a negare che non si stia davvero ritornando a decenni fa;questa deriva fascista/nazista sta divenando un fenomeno che si propaga a macchia d'olio in questo paese profondamente malato,in preda ai deliri di onnipotenza del suo premier...
La donna non riesce a capire come mai possano succedere avvenimenti del genere ed è una gran bella lezione di vita ciò che afferma il marito:" In questa città certi episodi di razzismo devono finire.Si può vivere insieme,pur venendo da culture e tradizioni diverse.La mia famiglia ne è un esempio.Io e Khaija ci siamo conosciuti nel '96.Ci siamo innamorati e abbiamo imparato a rispettarci.Ad esempio,per ciò che riguarda la religione,lei mi ha regalato una copia del Corano,io a lei,della Bibbia.Abbiamo avuto due figli che educhiamo cercando di trasmettere loro una mentalità aperta,fatta di principi e valori come la tolleranza, il rispetto".
Khadija,siamo con te!

venerdì 10 ottobre 2008

Nobel per la pace

Il premio nobel per la pace è stato conferito al vecchio presidente finlandese Martti Ahtisaari per le sue numerose mediazioni di pace attraverso il mondo per 30 anni, malgrado una sconfitta notevole in Kosovo. "Questi sforzi hanno contribuito ad un mondo più pacifico e alla fraternità tra le nazioni nello spirito di Alfred Nobel" ha dichiarato ad Oslo il presidente del comitato Nobel norvegese Ole Danbolt Mjoes. All' età di 71 anni, Martti Ahtisaari si è messo al servizio della pace anche a capo della Crisis Management Initiative, l'ONG che ha fondato nel 2000. Nel 2005, ha presieduto all'accordo di pace tra il governo indonesiano e gli ex ribelli indipendenti del movimento Aceh libero (GAM), mettendo fine ad un conflitto che ha causato circa 15.000 morti dal 1976. "Sono sorpreso che i norvegesi abbiano potuto prendere una decisione del genere. Ho il 12.5% di sangue norvegese e questo avrebbe dovuto svantaggiarmi", ha reagito il diplomatico finlandese.

KEN SARO-WIWA (It Wolud Be His Birthday today!)

Oggi sarebbe il compleanno di Ken Saro-Wiwa. Molti si chiederanno chi sia e perchè una persona si dovrebbe prendere la briga di segnalare l'evento; cercherò di spiegarlo in maniera semplice.
Ken saro wiwa, apparteneva ad una minoranza etnica Nigeriana conosciuta come "Ogoni", era un uomo di umili radici che decise di ribellarsi allo sfruttamento della sua terra; un uomo che ha deciso di obiettare alla condanna a morte della propria gente. La Nigeria è tra i maggiori produttori di petrolio nel mondo e l'oro nero si trova principalmente nella zona del delta del Niger (che comprende anche la terra degli Ogoni).
Saro-Wiwa nel 1990 fondò il Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni (MOSOP), un'organizzazione non violenta con l'obiettivo di far riaffermare il diritto alla sopravvivenza della popolazione Ogoni. Ken ha cercato di dare voce alla sofferenza della propria gente anche all'estero (europa e stati uniti), ma senza ottenere risultati concreti: il mondo cosidetto civilizzato ha solo saputo confermare la situazione di emergenza senza effettivamente proporre una soluzione.
Lo sfruttamento delle risorse petrolifere ha casusato e continua a causare danni gravissimi all'ambiente ed alle popolazioni del delta del Niger, infatti queste sono popolazioni principalmente agricoltori, ma con le perdite continue dai tubi petroliferi, è rimasto ben poco da coltivare; la terra è avvelenata e l'aria carica di tossicità. Ken ed i suoi sostenitori hanno chiesto più volte alla SHELL, principale responsabile di questi eventi di trovare una soluzione per ripulire l'ambiente (e considerando che la multinazionale ha guadagnato dal territorio, più di 100 miliardi di dollari, mi sembrerebbe il minimo che possa fare!), ma le promesse sono solo parole al vento. Il malcontento generale spesso si trasforma in manifestazioni pacifiche nelle zone interessate, ma in tutta risposta la compagnia petrolifera richiede (ad ammissione della stessa Shell) l'intervento della Mobile Police Force (MPF), rinomata per la sua brutalità, che sistematicamente spara sulla folla, uccidendo e ferendo, oltre a stuprare donne e bambine. Nonostante la politica repressiva della Shell e del governo Nigeriano(un vero e proprio genocidio!!) Saro-Wiwa continuò a gridare la sofferenza della propria terra.
Nel 1995 fu arrestato insieme ad altri sette compagni e detenuto per giorni senza un vero e proprio capo d'accusa, gli furono negate visite dai familiari e non gli fu concesso di poter incontrare il proprio legale fino all'inizio del processo! Torturato fisicamente e psicologicamente, fu infine processato e condannato a morte per omicidio grazie alle testimonianze di persone che hanno poi ammesso di essere statie contattate dalla Shell che promise loro denaro e contratti di lavoro se avessero incolpato Saro Wiwa in tribunale .
Il 10 Novembre 1995, Ken Saro-Wiwa ed i suoi compagni furono messi a tecere definitivamente appendendoli per il collo!
Credo fermamente che quest'uomo debba essere ricordato perchè la sua morte non risulti vana e perchè le sue ragioni continuino ad essere ascoltate.
"I’ll tell you this, I may be dead but my ideas will not die. "
Ken Saro-Wiwa 1995

Giornata mondiale contro la pena di morte

Amnesty International è membro fondatore della Coalizione mondiale contro la pena di morte (World Coalition against the death penalty, WCADP) che si compone di circa 74 organizzazioni per i diritti umani, associazioni legali, sindacati e autorità locali e regionali che uniscono i propri sforzi in favore dell'abolizione della pena di morte nel mondo. La Coalizione ha proclamato il 10 ottobre Giornata mondiale contro la pena di morte in occasione della quale, ogni anno, organizza una massiccia mobilitazione internazionale promuovendo azioni e iniziative. L'edizione 2008 della Giornata mondiale sarà dedicata all'Asia e, in particolare, le azioni si concentreranno su sei paesi, per i quali sono stati individuati obiettivi specifici. Tre paesi sono stati scelti per i recenti progressi verso l'abolizione della pena di morte: Corea del Sud, India e Taiwan. Altri tre, in quanto paesi dove esistono ancora oggi gravi preoccupazioni riguardanti l'applicazione della pena capitale: Giappone, Pakistan e Vietnam.

Partecipa anche tu alla Giornata mondiale contro la pena di morte!


Corea del Sud: chiediamo alle autorità di mantenere l'attuale moratoria sulle esecuzioni in vista dell'abolizione per legge della pena di morte.
Scarica e invia l'appello della Coalizione! (34.99 KB).

India: chiediamo alle autorità di istituire una moratoria sulle esecuzioni.
Scarica e invia l'appello della Coalizione! (35.54 KB).

Taiwan: chiediamo alle autorità di istituire una moratoria sulle esecuzioni e di commutare le condanne a morte di Liu Bing-lang, Su Chien-ho e Chuang Lin-hsun.
Scarica e invia l'appello della Coalizione! (35.92 KB).

Giappone: chiediamo di porre fine al segreto che circonda l'applicazione della pena di morte e di commutare la condanna a morte di Hakamada Iwao.
Scarica e invia l'appello della Coalizione! (36.84 KB).

Pakistan: chiediamo di porre rimedio alle mancanze del sistema giudiziario che conducono a processi iniqui e di commutare la condanna a morte di Younis Masih.
Scarica e invia l'appello della Coalizione! (36.3 KB).

Vietnam: chiediamo di ridurre il numero dei reati capitali e di commutare la condanna a morte di Tang Thi Ba.
Scarica e invia l'appello della Coalizione! (35.56 KB).

Firma la petizione per tutti i paesi sul sito della Coalizione mondiale!
Contatta il Gruppo Amnesty più vicino oppure leggi l'elenco delle iniziative in programma:
Scarica l'elenco delle iniziative in programma (23.19 KB).

Nella mia città (TORINO): In occasione della Giornata Mondiale contro la pena di morte, la Circoscrizione Piemonte e Valle d'Aosta di Amnesty International organizza venerdì 10 ottobre una manifestazione in piazza Carlo Alberto a Torino, a cui sono invitate a partecipare tutte le persone che hanno a cuore l'abolizione della pena di morte in tutto il mondo.
A partire dalle ore 17.00 sarà possibile visitare la mostra sulla Pena di Morte a cura di Amnesty International allestita in Piazza Carlo Alberto. Dalle ore 21.00 si potrà assistere alle letture drammatizzate tratte da opere affini alla tematica della pena di morte e partecipare all'inamazione proposta dal gruppo di percussioni Comunicato Samba.
Fino alle ore 23.00 sarà possibile firmare appelli per la completa abolizione della pena di morte in Corea del Sud, India e Taiwan- stati che recentemente hanno compiuto numerosi passi nel processo di abolizione della pena capitale- e in Giappone, Pakistan e Vietnam, in cui esistono ancora oggi gravi preoccupazioni riguardanti l'applicazione della pena di morte.

Sempre a Torino: "Focus Diritti Umani" alla XI edizione di CinemAmbiente (Torino 16-21 ottobre) in collaborazione con Amnesty International

Cinemambiente: http://www.cinemambiente.it/
Newsletter del 24 settembre sulla pena di morte : http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.86477e16828b1ee0cea6/P/BLOB%3AID%3D346

giovedì 9 ottobre 2008

Ma che gente c'è in sto governo?!?

Ieri sera per mia fortuna, per fortuna del mio sistema nervoso, ho visto solo metà della puntata di Otto e mezzo in cui c'era come ospite il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che ha dato dimostrazione di profonda ignoranza in merito all' ambito nel quale è chiamato ad operare.
A parte il fatto che ha avuto il coraggio di elogiare gli 'ex' cpt come esempio di giustizia ben applicata,screditando la politica europea in merito, e parlando di un 'modello' italiano, ma alla domanda se sarebbe giusto che i bambini nati in Italia, da genitori extracomunitari,acquisissero automaticamente la cittadinanza senza aspettare i 18 anni e rischiando pertanto in molti casi di vivere in clandestinità, ha avuto il coraggio di affermare -testuali parole- che è 'POCO SERIO IN QUESTO MOMENTO' affrontare tale discorso... 'caro' sottosegretario è proprio per gente come lei, CHE TRA L'ALTRO NON HA SAPUTO DARE UNA CIFRA DI QUANTI BAMBINI STRANIERI CI SIANO IN ITALIA (forse è per questo che non riesce ad affrontre il problema definendolo poco serio), che la politica sugli ingressi dei clandestini non è chiara; se non siete voi per primi,con dati alla mano, in grado di analizzare il problema, è logico che si arrivi ad una situazione come quella in cui versano molti extracomunitari. E' facile dire che non vanno bene, che se ne devono stare a casa loro, che gli sbarchi sono diminuiti quando invece anche oggi è stata avvistata un'imbarcazione al largo di Lampedusa.Vergognatevi, lei e tutti quelli che la prendono superficialmente come lei!

Il video di Otto e mezzo:
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo

Per informazione del sottosegretario e degli ignoranti come lui alcuni dati sulla G2 ma si può giàprlare di G3:
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1092


http://193.109.105.24/allegatiifo/migrazioni/pubblicazioni/salutesociet%C3%A0/4.pdf

http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=8333

http://www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=147

mercoledì 8 ottobre 2008

La gente è davvero fusa!


Era da un pò che non mi capitava un episodio, uno di quelli dopo i quali ti chiedi se sei tu che stai rasentando la pazzia o se sono gli altri che non ce la fanno più...

Insomma, oggi al supermercato,con il carrello cerco di percorrere la corsia delle uova, corsia irrimediabilmente occupata da 2 persone con relativo carrello:ma come al solito non stavano comprando dei prodotti ma guardavano,così.. Non so se vi è mai capitato ma io non li sopporto: ma cosa stai ad ammirare,scema?

Insomma, chiedo 'permesso' e si verifica uno spostamento di 1 mm...e mi sento dire: 'E vedi di passare!'.. E vabbé: lascio correre, la guardo male ma bom...

Faccio il mio giro e la ribecco nella corsia della verdura,per la precisione nell'incrocio..la suddetta stava parlando e ridendo con uno che portava una persona sulla carrozzella:mi fermo in tempo perchè il signore decide, SENZA GUARDARE, di spostarsi... Da lì, sento dire:'Ma sì,questa è proprio così,non guarda, già prima..'

Allora,SCEMA, prima sono stata educata,questa volta le ho chiesto se avesse qualche problema e lei e la madre iniziano ad urlare,dando a me delle maleducata, dicendomi che avevo torto...

Mah,io so che al supermercato ci vai per fare la spesa,se vuoi chiaccherare vai al bar!!!

Il mio carattere mi porta poi a rimuginare per tutta la giornata ma ho avuto la conferma che la gente sta impazzendo:il cervello di molti sta degenerando perchè gli basta davvero poco per trattarti in modo maleducato e senza rispetto.

Ma dove andremo a finire?!

martedì 7 ottobre 2008

LIBERO!!!


Moussa Kaka, giornalista nigerino e corrispondente di Radio France Internationale (RFI) in Niger è stato messo oggi in libertà provvisoria. Era in carcere da più di un anno nella prigione di Niamey per "complicità nell'attentare all'autorità statale"."Non è ancora a casa ma sta bene", ha assicurato la moglie Djamila in un'intervista telefonica a FRANCE 24. "Stiamo aspettando il foglio di liberazione prima di andarlo a prendere in prigione".Le accuse contro il giornalista non sono cadute ma alleggerite e riqualificate a "atti tesi a nuocere alla difesa nazionale". La questione sarà analizzata dal tribunale correzionale di Niamey."E' una mezza vittoria,ma comunque una vittoria", ha dichiarato la moglie di Moussa Kaka. "Le autorità continueranno le indagini.E spero che ciò finisca,perchè Moussa non è colpevole".L’incarcerazione di Moussa Kaka sollevò una mobilitazione internazionale importante. "Penso che la marcia e le manifestazioni abbiano contribuito alla liberazione di mio marito" afferma infine Djamila Kaka.

In Sud Africa ogni 17 secondi avviene uno stupro

Uno studio dell'Interpol dimostra che è il Sud Africa ad avere la triste leadership degli stupri: le stime parlano di 1300 donne che ne subiranno uno; tra il 28% e il 30% degli adolescenti affermano che il loro primo rapporto sessuale è avvenuto con la forza.
In base ad un recente studio della polizia, solo 1 su 36 casi di abusi è stato denunciato, e tra questi solo il 15% si è trasformato in condanna.
Report sugli stupri in Sud Africa (fonte:polizia):
2002 - 54 293
2003 - 52 425
2004 - 52 733
2005 - 55 114
2006 - 54 926

Secondo il Diaprtimento di Giustizia americano, negi Usa, una donna viene stuprata ogni 2 minuti: nel 1995 furono 354,670 , mentre negli ultimi due anni le vittime hanno raggiunto la cifra di più di 787,000. Purtroppo la maggior parte di questi casi non viene denunciata ( l' FBI stima che solo il 37% viene denunciato) perchè lo si ritiene un caso personale: circa il 28% delle vittime vengono abusate da marito o fidanzato, 35% da conoscenti e 5% da altri familiari.
Secondo il dipartimento di giustizia:

1 stupro su 4 avviene in un area pubblica o in un garage,
Il 31% delle donne afferma che lo stupratore è un estraneo
Il 68% degli stupri avviene tra le 6 p.m. e 6 a.m.
Almeno il 45% dei violentatori era sotto l'effetto di alcool o droga
Il 29% degli abusi avviene sotto minaccia di un'arma
Nel 47% dei casi le donne subiscono lesioni oltre a quelle sessuali
Il 75% delle donne ha bisogno di cure mediche dopo la violenza

Secondo uno studio nazionale il 27,7% delle studentesse nei college riferiscono di esperienze sessuali che possono essere definite violenze già all'età di 14 anni. Le gravidanze associate alla violenza sessuale raggiungono il 4,7%: ogni anno si parla di un dato vicino a 32,101.
Le vittime spesso manifestano sintomi a lungo termine di mal di testa, affaticamento, disturbi nel sonno, nausea ricorrente, perdita di appetito,disordini alimentari, dolori mestruali,disfunzioni sessuali e tentativi di suicidio. In uno studio longitudinale la violenza sessuale accresce l'abuso di sostanze e le malattie trasmissibili con un rapporto sessuale sono aumentate dal 3.6% al 30%: il rischio di trasmissione dell'HIV è stimato in 1 su 500; 26,27 vittime di abuso da parte di partner è 11 volte più esposta alla depressione e 6 volte più predisposta a fobie sociali: i problemi psicologici sono evidenti anche 15 anni dopo l'aggressione.

Ha ragione Maroni, non c'è emergenza razzismo: sono io che sono speciale

Leggendo le varie news che parlano di razzismo o discrminazione, ascoltando le parole dei vari Borghezio, Gentilini e ultimamente Maroni (che da persona super partes si mette parte civile nella causa tra la polizia e Amina prima che partano le indagini... mah...), mi sono imposto per un momento di vedere le cose in modo diverso (l'ho fatto per la mia salute nervosa in primis!). E con mio stupore mi sono reso conto di una cosa: ha ragione Maroni! Il razzismo non esiste, sono io che sono speciale. Ci sono arrivato facendo un bel viaggio nel tempo, come in quei film dove arriva un angelo che viene a mostrarti gli eventi della tua vita.
Partiamo dall'infanzia. Quando si è piccoli è tutto bello e a parte qualche domanda curiosa di qualche altro bambino ai genitori ("
Ma xkè quel bambino è tutto nero?" con relativa risposta infantile) direi che mi sentivo sostanzialmente uguale agli altri. Il primo episodio che mi ha fatto capire quanto fossi speciale è stato verso i 5-6 anni. C'era un bambino della mia età che viveva vicino a casa mia. Ogni tanto si giocava insieme, anche se vedevo che ogni tanto era un po distante nei miei confronti. Un giorno lo vedo affaciato alla finestra (abitava al piano terra) e gli chiedo di scendere per giocare. Al primo rifiuto provo un altro approccio e per tutta risposta mi ritrovo la sua saliva sul viso (e non mi aveva dato un bacio...). Mi ricordo di aver pianto tanto e di aver provato qualcosa di forte che non riuscivo a definire. Dopo qualche anno ho pensato che fosse umiliazione, ma in realtà era solo un modo per farmi capire che ero speciale (anche xkè questo trattamento è stato riservato solo a me, almeno da parte sua). Per alcuni anni ho perso il mio status di speciale: mi sono ritovato in Francia a studiare. La classe era composta da francesi di diversi colori e con varie origini disperse in tutto il mondo (e la cosa sembrava essere normale). E se non fossi diventato la mascotte della classe (non parlavo una sola parola di francese all'inizio!), sarei stato trattato come tutti gli altri probabilmente. All'inizio degli anni '90 torno in Italia e continuo la scuola a Torino (città dove sono nato del resto). Vado a giocare a calcio in una squadra di periferia (il Victoria Ivest!) e conosco gente ai giardinetti della zona. Il mio status riprende vigore! Ai giardini mi ricordo delle volte in cui i bulli della zona venivano da me e mi dicevano "gentilmente": "O negro! Facci giocare!" Il pallone era mio... Io col sorriso da perfetto schiavo come si vedono nei film americani degli anni '20, ero pronto anche a regalargli la palla. Ma in quei momenti interveniva spesso un mio amico (bianco) che rispondeva: "Ma vedi di andartene, mozzarella!" Se Maroni mi avesse fatto capire prima, mi sarei incazzato col mio amico per rivendicare il mio status: sono speciale ed è giusto che esaltino questo lato. A calcio mi adoravano: ero una punta molto promettente (ci sono articoli del Piemonte sportivo che parlano dei miei gol!) e segnavo anche molto. Infatti un sacco di abbracci! Che figata. Poi ogni tanto durante gli allenamenti mi si esaltava ancora. Uno tra i tanti esempi, facendo una finta ho fatto perdere la palla ad uno che giocava con me (ma nella squadra avversaria: facevamo una partitella tra di noi) che per ringraziare ha semplicemente urlato "Sti cazzo di negri!" L'allenatore è sbiancato. Ma non sapeva che questo era dovuto al mio status di speciale. Oppure una volta avevamo perso una partita e l'arbitro era stato obiettivamente scandaloso. Negli spogliatoi un mio compagno ha dato all'arbitro del "cazzo di negro!" Ma l'arbitro non era bianco? Come ha osato farlo entrare nel club degli speciali?!? Non c'è più religione...
Poi mi ricordo delle mie passegiate in centro con amici o con la ragazza. La gente che ti guarda (quasi da farti una radiografia) che poi si sposta la borsa o addirittura cambia marciapiede pur di lasciarti più spazio... Che stile essere speciali! Questo succedeva anche quando (anni 99/2000 circa, soprattuto la domenica) vedevi quei gruppetti con i giubotti con le svastiche o con le scritte "White Power" che giravano dalle parti di piazza Castello tranquillamente tra le persone. Nessuno si spostava per loro! Lo speciale ero io, loro erano uguali agli altri... Poi le ragazze che ho avuto in quel periodo erano privileggiate: un sacco di buontemponi che le guardavano dicendo cose del tipo "
Ti piace la banana eh?". Che simpatici! Oppure quella volta che ero con un mio amico brasiliano e le nostre relative ragazze. Una macchina ci passa di fianco e sentiamo urlare:" Ma due bionde come voi proprio con dei negri dovevano stare?!?" Probabilmente andavano di fretta ed è per questo che non si sono fermati per dimostrarci la loro ammirazione. Che figo essere speciali! Specialmente per chi ci sta attorno che prende un po della tua popolarità! Poi quella volta in cui al "Caffe Blu"(o come si scrive, non vorrei fargli un torto...) non ci hanno fatto entrare. Siccome avevano avuto dei problemi con dei neri, non li facevano più entrare. Espliciti fino in fondo. Lo hanno fatto per noi: siamo speciali non sia mai che ci si mescoli con certa gente! E' partita una denuncia (con tanto di servizio al Tg3) e ci siamo ritrovati in tribunale. Per fortuna, malgrado il fatto che ci fosserò dei (non uno, DEI) testimoni occulari dell'accaduto e che i buttafuori non si sono mai presentati, è finito tutto in prescrizione. Non sia mai che pagasserò per essere andati contro l'art.2 della Costituzione (per citarne uno), non sarebbe giusto. Noi non siamo uguali, siamo speciali!
Devo parlare del mio rapporto speciale con le forze dell'ordine? All'uscita dell'università fermato in via Po davanti a tutti e sbattuto contro il muro affinchè tutti potesserò vedermi? Probabilmente cercavano cimegli da poter vendere su ebay! Se avessi avuto più tempo avrei firmato anche degli autografi! Oppure quando fermano solo gli speciali come me mentre le altre persone si fermano invidiose xkè a loro non chiedono mai i documenti. Sfortunatamente a 18 anni ho preso la cittadinanza, e le forza dell'ordine mi vedono un pò meno speciale: ci rimengono spesso male quando dopo una bella discussione vedono i miei documenti. Comunque nella speranza, mi chiedono sempre il permesso di soggiorno. E' dura per me spiegarli che se leggono il documento si renderanno conto che sono meno speciale. Ogni volta è un colpo al cuore... Quasi quasi chiedo se mi tolgono la cittadinanza così ridivento super speciale e li faccio contenti! Si può fare?


Adesso ho ironizzato su vari eventi della mia vita (e ne ho lasciati un bel pò da parte, ve lo assicuro...). Ma togliete l'ironia e immaginate di vivere quasi 30 anni con eventi del genere, implodendo invece di esplodere la propria rabbia, anche xkè i miei genitori mi hanno cresciuto credendo seriamente a concetti come il rispetto delle altre persone, la legalità e l'amore. Poi i miei sono pure protestanti, quindi ho anche avuto un'educazione religiosa! Ma vi assicuro che non è semplice vivere tutto ciò specialmente quando si è spesso l'unico "speciale" della situazione e non trovi persone con le quali sfogarti: una persona può immaginare come ci si sente in certe situazioni ma non capirle appieno. Non dico di essere una persona perfetta, i miei errori li ho fatti come tutti del resto. Però ho capito che la cittadinanza non ti leva il colore dalla faccia. Colore che continua ad avere un peso troppo importante nella vita. Ne approfitto per ringraziare tutte le persone che mi hanno discriminato senza conoscermi minimamente, di quelli che parlano a gratis come Borghezio & co., e quelli che ne faranno altrettanto nei prossimi anni. Senza di loro avrei sicuramente sofferto di meno, ma sarei probabilmente stato più superficiale su certe cose (x es: avendo subito discriminazioni e razzismi vari, evito di comportarmi in quel modo con le persone che incontro). Maroni certe cose non le ha vissute e quindi non le può capire. O forse ha vissuto certi aspetti ed ha reagito odiando (forse esagero un pò con questo termine). Non lo so. Però so come mi sento quando sento e vedo certe cose. Io vorrei smettere di andare in giro dimostrando di essere fiero di essere nero (per quanto ne sia orgoglioso, per quanto possa valere), ma non è ancora possibile a quanto pare. Me lo ricordano i vari Gentilini e i media ogni volta che si parla di un ragazzo speciale.

lunedì 6 ottobre 2008

Dèmocratie fasciste


Rockin' Squat è un gruppo rap francese: il testo parla da solo (sotto la traduzione in italiano).


Couplet 1:

Face à la politique de George Bush et de Dick Cheney

Le combat est planètaire, mon rap reste déchaîné

Tout est orgainisé, j'te l'ai dit depuis 10 ansMon EP "Libre" comme Assassin ça se ressent

Ne crache pas dans la soupe qui t'as donné à manger

Quand t'as mangé chez moi, rien n'était empoisonné

Va voir les vrais fachos comme Jerry FallwellEt comme LL, tu vas vite "rock the bells"

Je m'explique, Bush fait parti de la droite chrétienne

Anti-homo, anti-païen, anti-lesbienne

Ca permet de se rapprocher des valeurs des néo-conservateurs

Faire alliance à Washington, et agir en dictateur

Les nouvelles en 2004 sont intéressantes, mes frères

Il paraît qu'en Irak, on est parti faire la guerre

Sous l'étendard de "combattons le terrorisme"

Qu'on m'explique j'ai vu un film où c'était Bush le terroriste

Il paraitrait qu'avec Paul Wolfovitz, il contrôle la maison blanche

Et qu'ils aident plus la droite israélienne

Que la plupart des 50 états de leur paysRichard Perl, conseiller de Bush, doit pas kiffer la cause paléstinienne

Non puisqu'il soutient Israël pour qu'il n'y ai pas armageddon

C'est quoi ces écrits où Jerusalem doit se plier à une nation?

Jerusalem est unique, libre, patrimoine universel

On ne devrait pas avoir besoin de passeport pour embrasser le ciel

Refrain:

Pendant que tu bois du coca, eux business la ke-co

En légal ou illégal, yo, remet toi ma démo

Aujourd'hui, nouveau chapître, c'est le pétrole qui les anime

Et la tyrannie augmente, comme le compte de toutes leurs firmes

Pendant que tu bouffes chez Mc Do, eux business l'armement lourd

Vas-y, remet tes Nike aux pieds, tu peux y aller vas-y cours

Une société de délation, faut que le contôle soit parfait

Papy Bush aimait les nazis donc soit pas étonné

Couplet 2:

Alors avec le 11 septembre, ils ont eu leur alibi

Pour régler leur différends, partir en guerre en stratégie

Mais attention, pas contre n'importe qui

Les Etats-Unis ne se trompent jamais d'ennemi

Malgré que l'Arabie Saoudite ait 19 terrorristes sur les 22

C'est l'Irak qui récoltera la foudre de Dieu

La terreur pour unifier l'opinion publique

Et quand l'ONU veut faire de l'ombre, on décrédibilise Hans Blix

Car le but ultime, c'est la suprématie mondiale

On n'attaque pas les saoudiens quand on veut l'impérialisme mondial

Au contraire, on leur afflète des avions privés

Et avant de rentrer chez eux, c'est à Paris qu'ils vont manger

L'Arabie Saoudite, c'est pas le pays de La Mecque, non?

Qui business avec les States et qui lapide ses femmes, non?

C'est pas le pays qui investit plus de 100 billions de dollars, hé?

Dans l'économie américaine, ils sont en train de les ken, hé

Derrière leur guerre au terrorisme, ils sont bien en business

On fait sauter Saddam, mais Holy Burton fait son business

Normal c'est Dick Cheney qui tient les rênes de ce business

Et pour Lockin Martin, c'est sa femme qui encaisse les bénef'

Je n'invente rien, tout est prouvé, j'suis le relais de l'information

Ce n'est pas moi qui fabrique les missiles de croisière Tomahawk

C'est le conseiller du président qui siéger à Boeing

Tout comme leurs hélicoptères Apache qui bombardent les civils

Refrain

Couplet 3:

Donc la CIA quand Bush était vice-président de Reagan

A aidé dans la guerre Iran-Irak, Saddam

Saddam était leur partenaire face à l'union soviétique

Et n'a jamais été pour les States un potentiel terroriste

Mais comme la famille Ben Laden est intouchable pour les texans

On trouve un bouc-émissaire, comme à l'époque les talibans

Les attaques du 11 septembre étaient prévues, organisées

On les a laissé passé, car tout le monde y trouve son interêt

Cette guerre contre le terrorisme a été basée sur des mensonges

Songe aux lois qu'ils font passer quand on danse sur leurs mensonges

Ashcroft, ministre de la justice américaine

A fait le "patriote acte 2" pour contrôler leur système

Ca ressemble plus à l'époque de Staline et de Lénine

Cette guerre, c'est le pouvoir du contrôle qui l'anime

Sous la bannière étoilée, la liberté n'a plus raison

Votre démocratie a des relents de fascisme, faites attention



Di fronte alla politica di G. Bush e di D.Cheney
Il combattimento è planetario, il mio rap resta indiavolato
Tutto è organizzato,te lo dico da 10 anni
Il mio EP ‘Libre’ come Assassin lo provano
Non sputare nella zuppa che hai mangiato
Quando hai mangiato da me niente era avvelenato
Vai a vedere i veri fascisti come Jerry Fallwell
E come LL,vai a ‘scatenare le campane’ in fretta
Mi spiego.Bush fa parte della destra cristiana
Anti-omosessuali,anti-pagana, anti-lesbiche
Ciò permette di avvicinarsi ai valoro dei neo-conservatori
Fare alleanze a Washington,e agire secondo una dittaure
Le notizie nel 2004 sono interessanti,fratelli miei
Sembra che si sia andati in Iraq a fare la guerra
Sotto il vessillo di ‘combattiamo il terrorismo’
Ho visto un film in cui il terrorista era Bush
Mi sembrava che controllasse la Casa Bianca con Paul Wolfovitz
E che aiutasse di più la destra israeliana
Che la maggioranza dei 50 stati del suo paese.
Richard Perl,consigliere di Bush,non dovesse interessarsi alla causa palestinese
Non perché sostenesse Israele poiché non c’è armageddon
Cos’è questo fatto che Gerusalemme si deve piegare ad una nazione?
Gerusalemme è unica,libera,patrimonio universale
Non ci dovrebbe essere bisogno di passaporto per abbracciare il cielo

Refrain:
mentre bevi la coca, il loro business la ke-co (coke)
che sia legale o illegale,yo,rimetti la mia demo
oggi,nuovo capitolo,è il petrolio che li anima
e la tirannia aumenta,come il numero di tutte le loro ditte
mentre tu ti abbuffi da Mac Donalds,il loro business li arma pesantemente
dai,rimettiti le tue Nike ai piedi,tu puoi andare,corri
in una società di delazione,è necessario che il controllo sia perfetto
Bush papà amava i nazisti quindi non stupirti


Allora con l’11 settembre hanno avuto il loro alibi
Per regolare le loro controversie,partire in guerra come strategia
Ma attenzione,non importa contro chi
Gli usa non sbagliano mai nemico
Malgrado l’Arabia Saudita abbia 19 terroristi su 22
L’Iraq raccoglierà il fulmine di Dio
Il terrore per unire l’opinione pubblica
E quando l’Onu vuole fare dell’ombra,si scredita Hans Blix
Poiché lo scopo finale è la supremazia mondiale
Non si attaccano i sauditi quando si vuole l’imperialismo mondiale
Al contrario gli si forniscono degli aerei privati
E prima di tornare a casa loro,si fermano a mangiare a Parigi
L’Arabia Saudita è il paese della Mecca ,no?
Che ha il business con gli usa e lapida le sue donne,no?
Non è il paese che ha investito 100 miliardi di dollari,eh?
Non stanno entrando nell’economia americana eh?
Dietro la loro guerra al terrorismo fanno dei bei business
Si fa saltare Saddam ma Holy Burton fa il suo business
Normale,è D.Cheney che tiene le redini di questo business
E per Lockin Martin,è la sua donna che incassa i benefici
Non invento nulla,tutto è provato,sono l’intermediario dell’informazione
Non sono io che fabbrico i missili Tomahawk
È il consigliere del presidente ad avere sede a Boeing
Tutto come i loro elicotteri Apache che bombardano i civili

Refrain

Quindi la Cia quando Bush fu vice presidente di Reagan
Ha aiutato Saddam nella guerra Iraq-Iran,
Saddam fu loro partner contro l’unione sovietica
E non è mai stato per gli usa un potenziale terrorista
Ma con la famiglia Ben Laden, è intoccabile per i texani
Si trova un capro espiatorio come all’epoca i talebani
Gli attacchi dell’11 settembre furono previsti,organizzati
Li si è lasciati accadere,poiché tutto il mondo ha avuto il suo interesse nel farlo
Questa guerra al terrorismo è stata basata sulle menzogne
Sogno della legge che fanno accadere quando si danza sulle loro menzogne
Ashcroft,ministro della giustizia americana
Ha fatto il ‘patriote act 2’ per controllare il sistema
Assomiglia all’epoca di Stalin e Lenin questa guerra,
animata dal potere del controllo
sotto la bandiera stellata, la libertà non ha più ragione
la vostra democrazia puzza di fascismo,fate attenzione.

Corruzione

Transparency International è un'organizzazione non governativa fondata nel 1993,con sede a Berlino;tra i suoi scopi principali vi è la lotta alla corruzione,di cui ogni anno viene pubblicato un Indice di percezione della corruzione (CPI) che classifica 180 paesi in base alla percezione della corruzione nel settore pubblico, su una scala di voti da 0 a 10, in cui lo zero indica il livelli più alto di corruzione. Si basa su una serie di sondaggi rielaborati sulla base dei parametri del professor Lambsdorff dell'università di Passau (Germania). I valori CPI di quest’anno sono il risultato delle indagini svolte nella seconda metà del 2007 e nei primi mesi del 2008.
Tra gli ultimi 20 paesi della classifica, 20 sono africani (Somalia all'ultimo posto, di poco preceduta da Sudan, Ciad e Guinea).
Purtroppo la corruzione la fa da padrona in quegli stati africani in cui manca una struttura governativa solida,in cui i territori sono in mano a forti dittature, ma è altresì presente in quelle zone che, nonostante i progressi in merito ai diritti civili e politici, non hanno fatto passi avanti nella lotta a questa problematica.E' il caso dell'Africa dell' ovest in cui alcuni paesi come Capo verde, Ghana e Mali hanno migliorato la loro posizione rispetto al 2007, altri tra cui il Senegal e il Camerun hanno registrato un netto calo. Il tipo di corruzione varia da 'individuale' nell'ottenimento di favori personali e attuata da singoli individui a quella più abituale associata allo stato e all'ambito economico. Lo studioso francese J.F.Bayart*, affrontando il tema delle evoluzioni dello stato in Africa e della corruzione come ostacolo allo sviluppo economico, cita un proverbio popolare africano: “la capra bruca là dove è attaccata”, per spiegare come il sistema africano post-coloniale si sia in parte affidato alla corruzione generalizzata come mezzo per ridistribuire le ricchezze economiche e per mantenere un controllo sociale forte sulla popolazione. Questo funzionamento predatore avrebbe quindi ridotto le potenzialità economiche e di crescita delle economie africane, rendendole più fragili e impotenti di fronte ai diktat delle istituzioni finanziarie internazionali.

Rapporto CPI http://www.transparency.org/content/download/36508/574364

sabato 4 ottobre 2008

Notizie sfuggenti

Ogni giorno guardo un tg: vado a rotazione,nel senso che non ne ho uno preferito poichè, stronzata per stronzata,sono tutti uguali. E così mi capita spessissimo di seguire quelli francesi in cui esiste anche una categoria 'estero'. Eggià, perchè in Italia, se non si tratta di una aereo che cade con all'interno turisti italiani o di italiani rapiti all'estero, di questo 'estero' non sapremo praticamente nulla.
Così apprendo delle due catastrofi naturali verificatesi in questi ultimi giorni...

  • 29 persone nella cittadina di Ghardaia ( 100mila abitanti) sono morte a causa di un'alluvione che ha colpito la zona al confine con il deserto del Sahara; il ministro dell'interno algerino Noureddine Yazid Zerhoun ha reso noto che altre 48 persone sono rimaste ferite e che una risulta dispersa.

Un mese dopo che l'ultimo ciclone ha colpito Haiti, gli operatori di Medici Senza Frontiere hanno trovato un villaggio totalmente sommerso, con i suoi 2500 abitanti lasciati senza aiuto.
Martedì 30 settembre il team di MSF è riuscito a raggiungere Mamont, un insieme di villaggi a sud-est di Gonaives nella regione di Artibonite, con una popolazione prima dell'uragano di circa 17mila persone rimaste totalmente isolate da quattro settimane. Gli operatori hanno trovato un villaggio ancora parzialmente sommerso dall'acqua fuoriuscita da un lago formatosi durante la tempesta tropicale. La popolazione è isolata dalle maggiori città, visto che la strada è stata sommersa dal lago, e da settimane è priva di acqua pulita, cibo e cure mediche.
MSF attualmente sta fornendo assistenza a queste persone e chiede alle altre organizzazioni di intervenire al più presto possibile. Sebbene ultimamente sia venuta meno l'attenzione internazionale sull'emergenza di Haiti, l'esempio della città di Mamont mostra che l'assistenza nella fase di emergenza è ancora critico per alcune aree del paese.
Nella zona di Gonaives, faticano ancora a concretizzarsi gli interventi utili per far tornare a casa le vittime del ciclone, in zone in cui l'accesso all'acqua pulita è difficile, ci sono problemi sanitari e scarseggiano i prodotti di base.
Vi è anche il rischio che si diffondano malattie e MSF è preoccupata per le continue espulsioni di persone sfollate dai luoghi in cui hanno trovato momentaneo rifugio. Da parecchi giorni le autorità stanno spingendo per l'evacuazione dalle aule, prima dell'inizio del nuovo anno scolastico fissato per lunedì 6 ottobre. La situazione è simile nelle chiese, dove le congregazioni intendono pulire le loro strutture, riprendere il culto e stanno facendo pressione su coloro che vi si sono rifugiati perché se ne vadano.
La cattedrale di Gonaives, dove si sono rifugiate più di 200 persone, è stata svuotata due settimane fa e alcuni degli sfollati sono stati trasferiti a Praville, in un campo con 65 tende, dove le condizioni sono incettabili. Nell'area di K-Soleil, più di 800 persone sono state allontanate dai rifugi, senza altra possibilità se non quella di cercare riparo nelle proprie case danneggiate o di dormire sotto un pezzo di cartone. Le persone a cui è stato chiesto di lasciare la Chiesa dell'Unione Cristiana, circa 500 dopo le inondazioni, sono state sistemate all'Università dove ora più di 200 di loro sono senza alcun servizio igienico minimo. E, dal momento che l'area di Parc Vincent, pesantemente colpita dal disastro, viene pulita gradualmente, numerose famiglie si troveranno fra pochi giorni a dormire in strada dopo essere state costrette a lasciare i loro rifugi.
Oggi, centinaia di famiglie sono senza un posto in cui stare e senza mezzi per ricominciare la loro vita, visto che né le autorità né le organizzazioni internazionali presenti a Gonaives hanno predisposto rifugi alternativi.

New entries!

Questo blog non è solo il blog di uhurunausalama, di Ileana , il mio vero nome, o di tempimoderni,il nick su okno...
Ho deciso di renderlo anche un pò il blog di qualcun'altro, di chi, come me, ha deciso di alzare la voce e di non rimanere con la coscienza assopita...
Sono Cedric e Lauryn: BENVENUTI!!!!!!!!!!!! e non abbiate timore nello scrivere ciò che vi pare...

venerdì 3 ottobre 2008

"IL VANGELO SECONDO GENTILINI"

Ultimamente si fa un gran parlare di diversità di integralismo ed altro e allora penso, bene se i vertici sembrano interessarsi, forse qualcosa sta per cambiare, forse davvero potrò passeggiare per strada spensierata senza che qualcuno mi apostrofi gratuitamente. ora che ci sono dibattiti televisivi e non solo sulla questione razzismo, qualcuno inizierà a muoversi concretamente.....bhe certo qualcuno si è mosso ed insieme a lui una gran massa di gente. il vicesindaco di treviso al raduno della lega due giorni fa ha parlato, anzi ha urlato le sue idee in merito, dettando un "vangelo secondo Gentilini". E'vero, non sono di origine italiana, ma considero l'italia come la mia casa e gli italiani i miei fratelli ed è per questo che nutro profonda vergogna a sentire le parole del signor Gentilini! Mi domando che colpa abbiamo mai commesso?se lasciare il paese d'origine in cerca di un'istruzione migliore, in cerca di una possibilità in più di poter sperare in una vita degna di essere chiamata tale e non essersi rassegnati a vivere nell'incertezza del domani è un crimine, allora io MI DICHIARO COLPEVOLE! vorrei solo sapere cosa farebbe il signor vicesindaco se si trovasse nei panni di quelle persone che vivono con meno di niente ogni giorno, se non avesse di che sfamare i propri figli!
vi riporto il suo discorso in versione quasi integrale e ditemi se queste sono le persone che vogliamo che ci rappresentino come nazione, e ditemi che c'é ancora speranza....

IL VANGELO SECONDO GENTILINI

Popolo della Legaaaa! La Lega si è svegliataaaaaa!
Le mura di Roma stanno crollando sotto i colpi di maglio della Lega.
La mia parola è rivoluzione.
Questo è il vangelo secondo Gentilini, il decalogo del primo sindaco sceriffo. Voglio la rivoluzione contro i clandestini.
Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari.
Io ne ho distrutti due a Treviso. E adesso non ce n’è più neanche Uno!
Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anzianiiiiii! Se Maroni ha detto tolleranza zero, io voglio la tolleranza doppio zero.
Voglio la rivoluzione contro le televisione i giornali che infangano la Lega. Prenderò dei turaccioli per ficcarli in bocca e su per il culo a quei giornalisti. Non li voglio più vedere...
Voglio la rivoluzione contro le prostitute. Anche loro devono pagare le tasse. Tutti pagano le tasse e devono pagarle anche le prostitute.
Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici. Qui comprese le gerarchie eclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. No! Vanno a pregare nei desertiiiii! Aprirò una fabbrica di tappeti per darglieli ma che vadano a pregare nel deserto.
Bastaaaaaa! Ho scritto anche al Papa: Islamici, che tornino nei loro paesi.

Voglio la rivoluzione contro la magistratura. Ad applicare le leggi devono essere i giudici veneti.
Voglio la rivoluzione contro chi vuole dare la pensione agli anziani familiari delle badanti extracomunitarie. Sono denari nostriiiiii! E io me li tengo. Questo è il vangelo di Gentilini: tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri... Ma non avanzerà niente!
Voglio la rivoluzione contro i phone center i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moscheeeee!
Voglio la rivoluzione contro i veli e il burqa delle donne. Io voglio vedere le donne in viso, anche perché dietro il velo ci potrebbe essere un terrorista e avere un mitra in mezzo alle gambe. Che mostrino l’ombelico caso mai....
Ho scritto al presidente della Repubblica che bisogna dare un riconoscimento all’usciere di Ca’ Rezzonico che ha vietato l’ingresso alla donna islamica.
Io voglio la rivoluzione contro chi dice che devo mangiarmi la spazzatura di Napoli. Io la prendo e la macino e poi se la devono mangiare loro perché sono loro che l’hanno prodotta! Io non lo tollero...
Io voglio la rivoluzione contro chi vorrebbe dare il voto agli extracomunitari. Non voglio vedere neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini. Cosa insegneranno, la civiltà del deserto?
Il voto spetta solo a noi. Ho bisogno del popolo leghista. Queste sono le parole del vangelo secondo Gentilini. Ho bisogno di voi. Statemi vicini. Non voglio vedere questa gente che gira di giorno e di notte. Un abbraccio a tutti, viva la Lega!".

meno male che lui è civile!