Sto frequentando un corso di due settimane, nove ore al giorno, sabato compreso, per lavorare poi due mesi in un call center di una nota compagnia telefonica. Ma non voglio scrivere del numero spropositato di ore previste dalle lezioni, per altro incomprensibili a chi non è programmatore informatico e nemmeno della quasi certezza che non è previsto un rinnovo, ma bensì dei miei futuri colleghi, la maggior parte dei quali si aggira sui 27 anni e più. Ed è triste notare che tra loro non c'è un'idea, un progetto, una convinzione in qualsiasi cosa, un ideale che ti spinga a pensare e a provare ad agire in un determinato modo. Oggi è stato il turno della 626, insomma di quella marea di 'fregnacce' che stanno a cuore solo a noi lavoratori e il discorso è inevitabilmente degenerato, per colpa mia - lo ammetto- , sull' impossibilità per noi, gente adulta, di fare progetti, di pensare un futuro perchè piegati alla logica del lavoro interinale e a tempo determinato; la mia considerazione è scaturita dall'insistenza del formatore sulla possibilità di trovare un lavoro stabile (nonostante sia evidente che non è proprio possibile, almeno qui) , perchè no, diventando anche imprenditori di sè stessi: in pratica dovremmo usare i soldi di ben due mesi di lavoro per aprirci una partita iva e crearci un lavoro, per di più innovativo, che comunque giri intorno al meccanismo del call center, perchè è vero che hai una laurea ma devi pure accontentarti. Insomma, i soliti discorsi che non portano a nulla se non a farti incazzare (scusate!) e ad avere ulteriore conferma che non c'è una via di scampo auspicabile. Il mio civile scambio di opinioni, per altro supportato da validi esempi nonchè esperienze personali è stato brutalmente interrotto da una voce:
" La rivoluzione non parte da un'aula"
Mancavano gli applausi agli sbuffi di chi, evidentemente, non è minimamente toccato da queste tematiche perchè ha il culo parato o semplicemente non ha il coraggio o la voglia di lottare:è la mentalità di noi italiani dormienti, che ci lamentiamo ma, alla fine, ci sta bene così perchè tanto sono sempre i soliti a rischiare...!
E se la rivoluzione non parte da un'aula, come si arriva alla piazza?!?
E se la rivoluzione non parte da un'aula, come si arriva alla piazza?!?