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"La differenza tra una democrazia e una dittatura è che in una democrazia prima voti e poi prendi ordini, in una dittatura non devi perdere tempo a votare." Charles Bukowsky.
Ero davvero indecisa su chi scegliere come soggetto di questo post perchè mi rendo perfettamente conto, essendo partita dal titolo, che lo si può applicare ad una miriade di personaggi che siamo costretti a vedere, ascoltare e leggere nei media. Sarebbe stato troppo facile parlare dell'ennesima figuraccia del premier non pago di aver chiamato Obama 'abbronzato' già una volta o di un ministro che attacca i magistrati con il pretesto dell' immigrazione.
Per questo decido di 'volare' in Africa, in Gabon, per la precisione. L'attenzione dei media nei confronti delle elezioni avvenute il 30 Agosto è stata scarsissima; elezioni decisamente anti democratiche,sfociate in rivolta,feriti e almeno cinque morti nelle città di Libreville e Port- Gentil, quest'ultima capitale economica e feudo dell'opposizione. 'Stranamente' ha vinto Ali Bongo, figlio del presidente morto Omar Bongo con il 41,73 % dei voti, mentre l'ex ministro dell'Interno André Mba Obame e Pierre Mamboundou hanno rispettivamente preso il 25,88% e il 25,22% dei voti.
E' di ieri la notizia che martedì la Corte Costituzionale gabonese procederà con un riconteggio dei voti che avverà in tutti i luoghi in cui si è votato; come ha precisato la presidente della Corte, Marie-Madeleine Mborantsuo si tratterà di un nuovo spoglio dei 2800 processi verbali al quale però non assisteranno coloro che lo hanno richiesto ma alcuni rappresentanti da loro scelti. La Corte Costituzionale aveva già annullato 11 ricorsi presentati da nove candidati e un cittadino: il termine ultimo per una decisione definitiva è fissato al 18 Ottobre.