Spinta dalla poca considerazione che ho delle sue parole ma anche dal desiderio di informarmi nel vero senso della parola, spengo la tv e apro ' Le monde' online.Il 12 Settembre il quotidiano francese ha dedicato un editoriale a colui che - e nell'articolo l'ironia per queste parole non è nemmeno così velata- si definisce il 'miglior presidente del Consiglio italiano'... che ha già -ahinoi- governato per ben 2500 giorni, addirittura più di De Gasperi, secondo i suoi calcoli. 'Basta, cavaliere!' ( http://www.lemonde.fr/opinions/article/2009/09/12/basta-cavaliere_1239501_3232.html) ridicolizza sempre più la figura da buffon di cui solo lui e i suoi sostenitori non riescono a vedere: i giornali europei se ne stanno accorgendo ed è diventato il loro bersaglio preferito; un pò come sparare sulla croce rossa, insomma. Di seguito vi propongo la traduzione dell'editoriale. Sappiate che la mia vergogna cresce giorno dopo giorno, editoriale dopo editoriale...
Basta, Cavaliere!
Dopo aver deciso di attaccare per 'diffamazione' due quotidiani di centro sinistra - La Repubblica e l'Unità- , Silvio Berlusconi si rivela il peggior avvocato di sé stesso. Imbrigliato da più di quattro mesi in una successione di rivelazioni scabrose sulla sua vita privata che non sono senza conseguenze sulla sua attività politica, il presidente del consiglio italiano, piuttosto che spiegarsi e fare chiarezza, ha scelto di delegittimare e intimidire le testate che non controlla. Proprietario di tre canali televisivi privati, di un gruppo editoriale e di stampa, l' imprenditore Berlusconi dispone di un ventaglio di media pronti a cantarne le lodi; controllando gran parte dell'audiovisivo pubblico, il presidente del consiglio Berlusconi ha la possibilità di tacere la telenovela delle sue turpitudini - e di prevenirle. Ma non è abbastanza per il 'Cavaliere'. Oltre ai titoli che rivelano le sue contraddizioni, lui chiede di rendere conto per scuotere la realtà dal potere. Facendo così, il capo del governo italiano commette un doppio errore.In qualità di uomo di televisione è nella giusta posizione per sapere che l'informazione non si controlla più. Il progetto di innalzare una palizzata tra l'informazione e i suoi concittadini è un' illusione soprattutto quando è dettata -come afferma- dal desiderio di proteggere la sua vita privata. In qualità di uomo politico rischia in questa avventura giudiziaria di abbassare ulteriormente la sua funzione nuocendo all'immagine del paese che dirige. Il principio di libertà di stampa - anche se quest'ultima non è esente da errori e approssimazioni- non si discute e non dovrà essere messa in discussione. Ad eccezione di fare del suo paese una singolare anomalia in Europa. Il semplice fatto che sabato 19 Settembre è prevista a Roma una manifestazione per difendere questa libertà fondamentale la dice lunga sulla situazione che regna in Italia e sull' inquietudine che suscita. Se, per bontà, il signor Berlusconi -che è protetto, durante il suo mandato, da ogni incriminazione- rinunciasse alla sua offensiva giudiziaria e scegliesse un profilo basso, eviterebbe il ridicolo di dover piazzare l'Italia in concorrenza con la Corea del Nord e la Russia a proposito di libertà d'informazione. E lui che si definisce " il miglior presidente del consiglio (italiano) da oltre 150 anni" - ciò lo giudicherà la storia- eviterebbe d'ora in poi di apparire agli occhi di una buona parte dell'opinione pubblica internazionale come il peggio.
Basta, Cavaliere!
Dopo aver deciso di attaccare per 'diffamazione' due quotidiani di centro sinistra - La Repubblica e l'Unità- , Silvio Berlusconi si rivela il peggior avvocato di sé stesso. Imbrigliato da più di quattro mesi in una successione di rivelazioni scabrose sulla sua vita privata che non sono senza conseguenze sulla sua attività politica, il presidente del consiglio italiano, piuttosto che spiegarsi e fare chiarezza, ha scelto di delegittimare e intimidire le testate che non controlla. Proprietario di tre canali televisivi privati, di un gruppo editoriale e di stampa, l' imprenditore Berlusconi dispone di un ventaglio di media pronti a cantarne le lodi; controllando gran parte dell'audiovisivo pubblico, il presidente del consiglio Berlusconi ha la possibilità di tacere la telenovela delle sue turpitudini - e di prevenirle. Ma non è abbastanza per il 'Cavaliere'. Oltre ai titoli che rivelano le sue contraddizioni, lui chiede di rendere conto per scuotere la realtà dal potere. Facendo così, il capo del governo italiano commette un doppio errore.In qualità di uomo di televisione è nella giusta posizione per sapere che l'informazione non si controlla più. Il progetto di innalzare una palizzata tra l'informazione e i suoi concittadini è un' illusione soprattutto quando è dettata -come afferma- dal desiderio di proteggere la sua vita privata. In qualità di uomo politico rischia in questa avventura giudiziaria di abbassare ulteriormente la sua funzione nuocendo all'immagine del paese che dirige. Il principio di libertà di stampa - anche se quest'ultima non è esente da errori e approssimazioni- non si discute e non dovrà essere messa in discussione. Ad eccezione di fare del suo paese una singolare anomalia in Europa. Il semplice fatto che sabato 19 Settembre è prevista a Roma una manifestazione per difendere questa libertà fondamentale la dice lunga sulla situazione che regna in Italia e sull' inquietudine che suscita. Se, per bontà, il signor Berlusconi -che è protetto, durante il suo mandato, da ogni incriminazione- rinunciasse alla sua offensiva giudiziaria e scegliesse un profilo basso, eviterebbe il ridicolo di dover piazzare l'Italia in concorrenza con la Corea del Nord e la Russia a proposito di libertà d'informazione. E lui che si definisce " il miglior presidente del consiglio (italiano) da oltre 150 anni" - ciò lo giudicherà la storia- eviterebbe d'ora in poi di apparire agli occhi di una buona parte dell'opinione pubblica internazionale come il peggio.
6 commenti:
Nella sua visione fallica delle cose, Berlusconi si considera il miglior presidente degli ultimi 150 anni, perchè (come lui ha detto) è quello che è durato di più.
Sicuramente per i suoi servi verrà fuori che Le Monde è comunista...
@Crocco:mmm avrei dei dubbi anche su quello..:)
@Russo:sì,davvero;peccato che il suo orientamento politico sia ben diverso:ma nessuno si chiede perchè anche un giornale che non è di sinistra lo attacca? solo i soliti non vogliono aprire gli occhi!Poveri ignoranti!
A volte mi sembra che il popolo italiano sia stato sotoposto a qualche sperimento alieno, incluso chi scrive sui giornali. Ecco perché tutto questo accade!!!
Ci sarà nell'aria qualche cosa che impedisce il senso critico, perciò la stampa estera riesce ad essere più obiettiva.
Vai a capire...
Solita storia... su di Berlusconi è stato detto e ridetto tutto quello che era possibile dire. Gl'italiani continuano a dargli fiducia, quindi cosa aspettarsi da un popolo che ha accettato nell'ordine: una moscia e meschina monarchia per circa 60 anni, il fascismo x 20 anni, la dc x più di 40 e dopo ha saltellato tra Prodi e Silvio, ma con più entusiasmo per il secondo?
Ovviamente io sono tra quelli che non si arrende, e non solo per orgoglio, ma per convinzione che le masse possano redimersi e svincolarsi da uno stato di cose sbagliate, ma so che è un compito che definire "difficile" è ormai un eufemismo. Anche perchè il problema non è Silvio Belusconi come politico in sè, ma le prospettive della politica italiana come offerta di orizzonte programmatico, ovvero dal Pdl al Pd, passando da Lega, udc, Idv, radicali le differenze sono minime, al massimo riguardano l'amplomb mediatico. Bisogna ragionare su questo.
SI il miglior Presidente degli ultimi 150 anni, peccato che in Italia c'è la repubblica da soli 60 anni.
Comunque sono d'accordo con maurone e non è una novità che ripeterò fino alla nausea: il problema non è Berlusconi, vogliamo mettercelo in testa?
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