mercoledì 26 ottobre 2011

Vi dico io come ci vedono all'estero!

Il 'simpatico' siparietto di Bruxelles tra due dei piu importanti esponenti politici internazionali ha ridato importanza all'immagine di noi Italiani all'estero. Vuoi per colpa nostra, dei nostri atteggiamenti,della nostra caciara quando siamo in giro ma anche e soprattutto per lo sputtanamento globale causato da questo governo e da quel che resta di una figura malata come quella del presidente del consiglio, non ci sopportano da nessuna parte!
É ormai da un anno che abito in Francia e posso garantirvi che non é facile inserirsi, abbattere i loro pregiudizi, farsi apprezzare per quello che si é, cercando di levarsi da dosso l'impronta che berlusconi,secondo loro, ha dato a tutto il popolo. Ed é una vera rottura di palle, perché questi hanno gia la puzza sotto il naso e comprendi perché si crea un abisso tra parigini del centro e gente delle periferie, che ti porta ad essere dalla parte di quest'ultimi ma che la colpa non sia solo nostra da ancora piu fastidio! Perché qui non si tratta piu di gente che parla ad alta voce o di gente tutta vestita uguale e con la stessa faccia, ma di mancanza di fiducia nei nostri confronti,di credibilita, di sguardi dall'alto al basso perché mangi la pizza con le mani o perché parli la tua lingua madre con i tuoi amici o ancora perché cerchi lavoro e vedono il cognome italiano e non ti calcolano proprio. É una sensazione difficile che ti da una voglia irrefrenabile di tornare e riprendere la tua vera vita, quella che ti fa sentire te stesso sempre! Sono un'esiliata ma non tanto volontaria,che sente di non avere un luogo fisso, sicuro:una nomade fino alla prossima crisi. ..

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quant'è vero!!Ma non bisogna mai perdere la speranza, qualcosa cambierà non è giusto che noi giovani dobbiamo scappare all'estero perchè abitiamo in un paese che non da possibilità di lavorare e quindi di vivere alla gente "normale", da me si dice "senza soldi non si cantano messe" e purtroppo sembra diventato il motto dell'Italia intera!!!

Anonimo ha detto...

non c'è alcuna situazione politica-economica, per quanto oscena, che possa giustificare il razzismo che tanti italiani all estero devono fronteggiare. Berlusconi è un'ottima scusa per rispolverare e sentirsi legittimati a tirar fuori vecchi stereotipi sopiti risalenti probabilmente ai vecchi immigrati italiani.

Anonimo ha detto...

non c'è alcuna situazione politica-economica, per quanto oscena, che possa giustificare il razzismo che tanti italiani all estero devono fronteggiare. Berlusconi è un'ottima scusa per rispolverare e sentirsi legittimati a tirar fuori vecchi stereotipi sopiti risalenti probabilmente ai vecchi immigrati italiani.

Uhurunausalama ha detto...

Non credo di aver legittimato il 'razzismo' nei nostri confronti ma c'è da ammettere che non è solo un'immagine francese ma è un leit motiv un pò in tutta Europa;chiamiamolo stereotipo anche ma è troppo radicato per essere solo considerato tale.Ho portato la mia esperienza,la difficoltà nel cercare di sentirsi a casa e non riuscirci nel proprio paese a causa della situazione catastrofica e allo stesso tempo cercare di costruirsi una stabilità come immigrata e non riuscirci.

Anonimo ha detto...

concordo con te, non volevo risultare aggressiva :) hai fatto bene a portare la tua esperienza, che è anche quella di tante altre persone che conosco che vivono a Londra piuttosto che a Berlino. Solo pensavo che è un pò triste che tutto ciò capiti nel 2011 e in città come Parigi..

Uhurunausalama ha detto...

E' triste hai ragione,non dovrebbe esistere tutto ciò e ti ringrazio per la tua opinione!E' che questi posti,parlo di Parigi, danno un'immagine di sé che non corrisponde alla realtà:è una città iper razzista,potrei farti mille esempi e dovrebbero essere gli ultimi a parlare.Un paese che permette che ci siano migliaia di SDF,gente senza dimora fissa o centinaia di Sans papier che non riescono a trovare il modo per 'regolarizzarsi' non è più civile del nostro in cui è stato permesso questo collasso.Ma il fatto che si arrivi da paesi non civili non può essere una scusa per mostrare solamente la nostra inciviltà.