mercoledì 13 gennaio 2010

L'inferno ad Haiti

(immagine france24.fr)


La scorsa notte una scossa di terremoto di magnitudo 7 si è abbattuto sulla capitale Port-au Prince, distruggendola.
Dalle prime e scarse informazioni (a causa della difficlotà di comunicare) il bilancio è pesantissimo e centinaia di persone sono bloccate negli edifici.
I primi soccorsi sono partiti dalla Francia ed anche Stati Uniti, Canada ed Unione Europea si stanno organizzando.

Updates: http://www.france24.com/fr/20100112-alerte-tsunami-seisme-haiti-antilles-magnitude-7-degats


Dal sito di msf:

Enorme afflusso di persone che hanno bisogno di cure per le ferite e di interventi chirurgici

Port-au-Prince/Roma - 14 gennaio - ore 16

Le equipe di MSF a Port-au-Prince hanno curato moltissimi pazienti giunti alle nostre strutture con fratture, ferite alla testa e altri traumi importanti causati dal terremoto. Ben oltre mille persone sono state visitate nelle quattro strutture-tenda che MSF ha allestito in prossimità degli edifici dove lavorava e che sono stati danneggiati. La principale preoccupazione delle equipe mediche al lavoro in queste tende è rappresentata dall’enorme afflusso di persone che hanno bisogno di cure per le ferite e di interventi chirurgici. Una delle equipe si sta trasferendo nel principale ospedale pubblico nel quartiere di Cité Soleil, dove MSF aveva lavorato in precedenza. Nell’ospedale è presente una sala operatoria, il che aiuterà nel gestire alcuni dei casi.

Un ospedale da campo di MSF, con due sale operatorie, dovrebbe arrivare con un aereo cargo nelle prossime 24 ore, insieme ad alcuni chirurghi e anestesisti. Le equipe di MSF a Port-au-Prince stanno inoltre identificando altre strutture mediche che siano intatte e possano essere usate per effettuare operazioni chirurgiche.

Cibo, acqua e materiale per ripararsi stanno esaurendosi rapidamente, mentre le scorte di materiale medico non sono ancora terminate e ne stanno arrivando di nuove.

“I generi di prima necessità sono sempre stati scarsi a Port-au-Prince, ma la situazione è peggiorata enormemente ora”, dichiara Vincent Hoedt, uno dei coordinatori di MSF. “E ovviamente siamo preoccupati per le persone che sono già indebolite a causa delle ferite. Anche la benzina inizia a scarseggiare, il che influisce negativamente sul funzionamento di equipaggiamenti vitali”.

Un’altra sfida è rappresentata dalla necessità di fare arrivare altro personale e materiale medico – ci sono sette voli charter in partenza, ma solo uno è arrivato a Port-au-Prince. Questo è giunto dal centro logistico di MSF a Panama con 25 tonnellate di materiale di soccorso, tra cui 3 kit con materiale medico d’urgenza e coperte, teli di plastica, set per cucinare e per l’igiene personale, tende e contenitori per l’acqua. Stanno giungendo a Haiti altri 80 operatori di MSF per rinforzare l’equipe già presente.

MSF è ancora preoccupata per il proprio personale a Haiti. Le equipe non sono ancora riuscite a contattare tutti gli operatori di MSF haitiani poiché è molto difficile localizzare le persone nella città e le comunicazioni funzionano ancora a singhiozzo. La stessa preoccupazione si estende anche ad alcuni dei pazienti di MSF che si trovavano negli ospedali di MSF danneggiati dal terremoto.




Per contribuire all’azione di soccorso di MSF a Haiti:

  • carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25
  • bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000
  • conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale Terremoto Haiti
  • on line sul sito di MSF

3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Una vera tragedia. Speriamo che arrivino numerosi gli aiuti.

Uhurunausalama ha detto...

@Rockpoeta:Arriveranno da tutti gli altri paesi,visto che il nostro è quello che sembra aver dato di meno..
Per fortuna ascolto tg da altri paesi:mi chiedo se è possibile che solo in quelli italiani la prima preoccupazione non sia quella del resoconto dei fatti ma di contare gli italiani implicati?Come al solito morti di serie A e B:che schifo!

Damiano Aliprandi ha detto...

Vero, anche nelle catastrofi naturali ci sono morti di serie a serie b. Uno schifo.