mercoledì 1 aprile 2009

Tutti per uno, uno per tutti

Il ventunesimo summit dei paesi arabi, tenutosi a Doah,si è chiuso questo lunedì 30 marzo con un'intenzione unanime che non ha subito contestazioni, se non un timido accenno del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon all'espulsione delle 13 organizzazioni umanitarie: tutti hanno rigettato le accuse della Corte Penale dell'Aja e hanno ufficializzato il loro supporto nei confronti del Sudan e di Omar el-Béchir.
Intanto in Darfur altre 10 organizzazioni umanitarie verranno espulse e anni di distruzioni,guerre e fame saranno cancellati con un colpo di spugna:per i capi dei paesi arabi non vi sono stati crimini di guerra e contro l'umanità...Chissà che cosa non si nasconde sotto questo appoggio che sa tanto di convenzioni economiche e militari siglate sotto banco di cui nessuno saprà mai nulla; chissà quali territori o schiavi verranno venduti a chissà chi; chissà quante stragi stanno cercando di nascondere...
Ma tra tutte, la dichiarazione che più mi ha lasciato senza parole e con uno stato d'animo pieno di vergogna per far parte di questo pianeta, è stata quella del presidente dell' Unione delle Comores,arcipelago situato nell'Oceano Inidano a 400 km dal Madagascar.
Non sapevo quasi nulla di questo paese ma leggendo su internet ho scoperto che è un territorio con forti radici islamiche, che tra il XVI e il XIX secolo ha subito la schiavitù, abolita il 27 Aprile del 1848. Fu un protettorato francese che ottenne l'indipendenza nel 1974 e che da quel momento fu tentativo di almeno 20 colpi di stato. Il motto del paese (' unità-solidarietà-sviluppo') sembra però avere difficile applicazione: uno degli ultimi tragici avvenimenti è datato 25 marzo 2008, quando il colonnello Mohammed Bacar, eletto presidente nel 2001, indisse delle elezioni, giudicate poi illegali, nel 2007 per confermare il suo potere, contraddistinto da torture e prigionie. L'attuale presidente è Ahmed Abdallah Mohamed Sambi chiamato l' 'Ayatollah' per il tempo trascorso in Iran a studiare l'Islam. E sapete che cosa ha avuto il coraggio di affermare questo uomo???!!!
Che El-Béchir meriterebbe il premio Nobel per la pace...
Di questi tempi però la concorrenza è forte,chissà se questo lo aiuterà a vincere...





3 commenti:

Cedric ha detto...

Money makes the world go round... Sono solo punti di vista: moi vediamo queste foto, e vediamo un'umanità che sta sparendo. C'è chi invece vede soldi e guadagni. Quelli sono deo sacrificabili per il bene di pochi. Prima o poi la gente non avrà più niente da perdere. Spero che non arriveremo a questo punto, anche se...

Andrea De Luca ha detto...

immagini agghiaccianti

Damiano Aliprandi ha detto...

Vero, sono immagini terribili. E noi ci lamentiamo delle cretinate...

E a proposito di riferimento ai premi nobel per alcune persone, stendiamo un velo pietoso...