lunedì 28 luglio 2008

Il mio treno della domenica

Domenica 27 luglio. Destinazone Savona. Non ci sono soldi per le vacanze, in tanti ci accontentiamo di una domenica al mare.
Treno delle 7.10, a due piani, pieno; a mala pena riesco a trovare posto, con gente che rutta per la birra che sta bevendo e un'aria irrespirabile. I sedili avevano un colore indefinito, emanavano strani odori, così decido di aprire il finestrino alto 2cm per far entrare un pò d'aria.
Il sollievo dura poco,mi viene detto di chiudere perchè al bambino (con tre magliette addosso) arriva aria. Preciso che l'aria era nella mia testa, cioè mi ero autoconvinta per quei secondi che arrivasse un pò di aria visto le due ore e passa di viaggio.
Arrivo al mare,bello il mare.
Ritorno,treno delle 16.21, 15 min di ritardo, cambiano binario 3 volte; il treno è stracolmo; 2 ore e più passate in piedi nello spazio che separa i vagoni, con altre 5 persone, il finestrino bloccato e il bagno da cui usciva del liquido: l'ingegno e lo spirito di sopravvivenza ci porta a schiacciare ininterrottamente il pulsante della porta che ci separava dai vagoni e dal corridoio con un unico finestrino aperto,con gente ammassata, e le due porte di salita/discesa ad ogni fermata(e a quell'ora è una via crucis,si ferma ovunque). Ho anche pensato che se Darwin fosse ancora vivo dovrebbe scrivere la degenerazione della specie: sono ancora fortemente disgustata dai ragazzi e dal bambino(ma di più da sua madre) che non si sono alzati per far sedere chi stava male e gente di una certa età:vergognoso!
Aspetto positivo:questa volta non c'erano gli scarafaggi che mi han detto di aver trovato la scorsa domenica.
Credo solo che al posto di aumentare i biglietti e di preoccuparsi di tav o meno, ci sarebbe da lavorare su queste ferrovie:FANNO SCHIFO!

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