''Quanto alla giustizia, si tratta di mettere in pratica molte delle idee di Giovanni Falcone: separazione dell'ordine degli avvocati dell'accusa dall'ordine dei magistrati, indirizzo dell'azione penale superando l'attuale ipocrisia della finta obbligatorieta', criteri meritocratici nella valutazione del lavoro dei magistrati''. Queste le parole di berlusconi al quotidiano 'Tempi'.
Non volevo crederci, queste frasi non potevano essere pronunciate da un super condannato come lui, da chi mette i bastoni fra le ruote alla magistratura denigrandola, affermando che i giudici non si devono sostituire alla legislatura (nel caso specifico del ragazzo di sinistra tolto alla madre); parole pronunciate da chi si crea leggi apposta per cavarsela sempre, da colui che sposta i magistrati non asserviti qua e là, alimentando e creando pareri negativi nei confronti della giustizia e di chi dovrebbe rappresentarla. Sfiducia nella giustizia, nient'altro.
Giustissime la replica di Di Pietro :"Berlusconi lasci stare Falcone, e' come il diavolo che parla dell'acqua santa... "I problemi della giustizia -aggiunge- stanno nella mancanza di fondi e nella penuria del personale, e non nella mancata separazione delle carriere".
"Cosi' si vuole soltanto sottomettere la giustizia al potere politico per segnare la parola 'fine' alla certezza del diritto. E' incredibile -accusa l'ex pm- sentir dire a Berlusconi che in Italia ci sono tanti magistrati seri, ma sappiamo che per il presidente del Consiglio tutti i giudici sono buoni tranne quelli che indagano su di lui e sui suoi amici. Poi parla di criteri meritocratici per valutare il lavoro dei giudici, ma la vera meritocrazia -conclude Di Pietro- e' quella dei magistrati che non si fermano davanti a nessuno, tanto meno davanti al potente di turno".
"Cosi' si vuole soltanto sottomettere la giustizia al potere politico per segnare la parola 'fine' alla certezza del diritto. E' incredibile -accusa l'ex pm- sentir dire a Berlusconi che in Italia ci sono tanti magistrati seri, ma sappiamo che per il presidente del Consiglio tutti i giudici sono buoni tranne quelli che indagano su di lui e sui suoi amici. Poi parla di criteri meritocratici per valutare il lavoro dei giudici, ma la vera meritocrazia -conclude Di Pietro- e' quella dei magistrati che non si fermano davanti a nessuno, tanto meno davanti al potente di turno".
Io aggiungo che è proprio stato questo merito, questo andare avanti nonostante tutto, nonostante partiti e capi di turno, che ha ucciso due uomini e magistrati grandissimi che per sempre rimarranno nella memoria e nel cuore di chi crede nella giustizia e in ciò che rappresenta!Ero abbastanza grande per capire, nel periodo delle due stragi, che cosa stesse succedendo al paese in mano alla mafia, sostenuta dal potere alto; per me saranno sempre due eroi, due uomini che attraverso il loro operato mi han fatto credere che una giustizia c'è ma che questa stessa giustizia, alla base di una società democratica, molto spesso perde. Ma loro non si sono mai persi d'animo, fino alla morte... bisogna continuare a lottare e pochi si assumono questo rischio: il mio rispetto nei loro confonti è profondissimo.
Berlusconi, al contrario, non rischia nulla, è lui che prende le decisioni che sconvolgeranno il nostro futuro, il futuro di un' intera nazione. Tirando in ballo una professione e determinate idee che contraddistinguevano Falcone (e non solo) si schernisce e sminuisce ciò che è stato fatto: sono due direzioni opposte. Non varrà nemmeno una briciola dell' operato di Falcone!
2 commenti:
del resto ha annoverato un mafioso tra gli eroi della nostra bell'Italia..!
si,infatti alla sua faccia da c*** non c'è limite!....
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