"Un mandato impossibile da eseguire", secondo l'Onu.
Eritrea ed Etiopia si ritrovano nuovamente senza controlli e poichè i dissapori tra i due paesi (l' Etiopia non ha mai accettato i nuovi confini mentre Asmara, da parte sua, ha incominciato a tagliare i rifornimenti di carburante ai caschi blu) non sono mai cessati, si teme per lo scoppio di una nuova guerra.
E in una situazione così calda l'Onu, sulla cui reale funzione sono sempre stata molto perplessa, ha deciso di non prorogare la missione di peacekeeping nella zona di confine tra i due stati.
E' oltremodo scioccante come un organo internazionale riesca ad avere così poco peso;non posso credere che non reputino necessario un ulteriore controllo di queste zone in balia di governi accecati dal potere. Non può essere vero; non ci si può scordare dei numerosi anni di guerra ( non ancora finita) e dei civili che sono morti: distruzione, fame, regimi dittatoriali.
Ho una grande paura: che altre zone possano fare questa fine, che i conflitti armati che ci sono in molti paesi africani vengano a tal punto sottovalutati da non rendere necessaria la presenza dell'Onu.
Chi vuole tutto questo?
1 commento:
Situazione delicatissima, cherie, e fin imbarazzante, se si pensa alla mobilitazione "indispensapile e necessaria" per paesi che, evidentemente, hanno ben altre risorse da far fruttare gloria e denaro.
siamo alle solite...
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