sabato 21 febbraio 2009

Londra, 21 Febbraio 1848

Pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx con la collaborazione di Friedrich Engels. Alcuni passi per me significativi...

"... Uno spettro s'aggira per l'Europa - lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono alleate in una santa battuta di caccia contro questo spettro: papa e zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi.Quale partito d'opposizione non è stato tacciato di comunismo dai suoi avversari di governo; qual partito d'opposizione non ha rilanciato l'infamante accusa di comunis mo tanto sugli uomini più progrediti dell'opposizione stessa, quanto sui propri avversari reazionari?Da questo fatto scaturiscono due specie di conclusioni.Il comunismo è di già riconosciuto come potenza da tutte le potenze europee.È ormai tempo che i comunisti espongano apertamente in faccia a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del comunismo un manifesto del partito stesso...".

"...
La società civile moderna, sorta dal tramonto della società feudale, non ha eliminato gli antagonismi fra le classi. Essa ha soltanto sostituito alle antiche, nuove classi, nuove condizioni di oppressione, nuove forme di lotta.La nostra epoca, l'epoca della borghesia, si distingue però dalle altre per aver semplificato gli antagonismi di classe. L'intera società si va scindendo sempre più in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l'una all'altra: borghesia e proletariato..."

"...
Ma la borghesia non ha soltanto fabbricato le armi che la porteranno alla morte; ha anche generato gli uomini che impugneranno quelle armi: gli operai moderni, i proletari.Nella stessa proporzione in cui si sviluppa la borghesia, cioè il capitale, si sviluppa il proletariato, la classe degli operai moderni, che vivono solo fintantoché trovano lavoro, e che trovano lavoro solo fintantoché il loro lavoro aumenta il capitale. Questi operai, che sono costretti a vendersi al minuto, sono una merce come ogni altro articolo commerciale, e sono quindi esposti, come le altre merci, a tutte le alterne vicende della concorrenza, a tutte le oscillazioni del mercato..."

"...
Il proletariato passa attraverso vari gradi di sviluppo. La sua lotta contro la borghesia comincia con la sua esistenza..."

"...
I comunisti si distinguono dagli altri partiti proletari solo per il fatto che da una parte essi mettono in rilievo e fanno valere gli interessi comuni, indipendenti dalla nazionalità, dell'intero proletariato, nelle varie lotte nazionali dei proletari; e dall'altra per il fatto che sostengono costantemente l'interesse del movimento complessivo, attraverso i vari stadi di sviluppo percorsi dalla lotta fra proletariato e borghesia.Quindi in pratica i comunisti sono la parte progressiva più risoluta dei partiti operai di tutti i paesi, e quanto alla teoria essi hanno il vantaggio sulla restante massa del proletariato, di comprendere le condizioni, l'andamento e i risultati generali del movimento proletario.Lo scopo immediato dei comunisti è lo stesso di tutti gli altri proletari: formazione del proletariato in classe, abbattimento del dominio della borghesia, conquista del potere politico da parte del proletariato.Le proposizioni teoriche dei comunisti non poggiano affatto su idee, su principi inventati o scoperti da questo o quel riformatore del mondo..."

"...
I comunisti lottano per raggiungere i fini e gli interessi immediati della classe operaia, ma nel movimento presente rappresentano in pari tempo l'avvenire del movimento. In Francia i comunisti si alleano al partito socialista-democratico contro la borghesia conservatrice e radicale, senza per questo rinunciare al diritto d'un contegno critico verso le frasi e le illusioni provenienti dalla tradizione rivoluzionaria.In Svizzera essi appoggiano i radicali, senza disconoscere che questo partito è costituito da elementi contraddittori, in parte da socialisti democratici in senso francese, in parte da borghesi radicali.Fra i polacchi, i comunisti appoggiano il partito che fa d'una rivoluzione agraria la condizione della liberazione nazionale. Lo stesso partito che promosse l'insurrezione di Cracovia del 1846.In Germania il partito comunista combatte insieme alla borghesia contro la monarchia assoluta, contro la proprietà fondiaria feudale e il piccolo borghesume, appena la borghesia prende una posizione rivoluzionaria.Però il partito comunista non cessa nemmeno un istante di preparare e sviluppare fra gli operai una coscienza quanto più chiara è possibile dell'antagonismo ostile fra borghesia e proletariato, affinché i lavoratori tedeschi possano subito rivolgere, come altrettante armi contro la borghesia, le condizioni sociali e politiche che la borghesia deve creare con il suo dominio, affinché subito dopo la caduta delle classi reazionarie in Germania, cominci la lotta contro la borghesia stessa.I comunisti rivolgono la loro attenzione sopratutto alla Germania, perché la Germania è alla vigilia d'una rivoluzione borghese, e perché essa compie questo rivolgimento in condizioni di civiltà generale europea più progredite, e con un proletariato molto più evoluto che non l'Inghilterra nel decimosettimo e la Francia nel decimottavo secolo; perché dunque la rivoluzione borghese tedesca può essere soltanto l'immediato preludio d'una rivoluzione proletaria.In una parola: i comunisti appoggiano dappertutto ogni movimento rivoluzionario diretto contro le situazioni sociali e politiche attuali.Entro tutti questi movimenti essi mettono in rilievo, come problema fondamentale del movimento, il problema della proprietà, qualsiasi forma, più o meno sviluppata, esso possa avere assunto.Infine, i comunisti lavorano dappertutto al collegamento e all'intesa dei partiti democratici di tutti i paesi.I comunisti sdegnano di nascondere le loro opinioni e le loro intenzioni. Dichiarano apertamente che i loro fini possono esser raggiunti soltanto col rovesciamento violento di tutto l'ordinamento sociale finora esistente. Le classi dominanti tremino al pensiero d'una rivoluzione comunista. I proletari non hanno da perdervi che le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare.

PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!"


L'intero manifesto:

http://www.sinistra.net/lib/cla/mew/manparcomi.html


7 commenti:

Damiano Aliprandi ha detto...

AH che bello rileggere il manifesto del Partito Comunista. Dicono che è stata una disgrazia, ma quelli che parlano non sa che il comunismo ha dato speranza hai diseredati, agli operai, a tutti gli oppressi del mondo. Se si sono acquisiti i diritti dei lavoratori, se si è messo in discussione il potere del capitale, è grazie a quella bandiera rossa divenuta oramai di un colore sbiadito.

E le conseguenze ora sono sotto i nostri occhi.

E non mi sottraggo nel dire che in molti Paesi, a cominciare dall'Unione Sovietica, il comunismo quando è passato nella fase reale, è stato un fallimento.
A cominciare dallo Stalinismo, quello che ha ammazzato numerosi oppositori, provocato suicidi di massa di molti poeti, intellettuali e scrittori. Lo Stalinismo che ha ammazzato il sogno anarchico in Spagna, perchè diceva che erano fuori tempo, erano degli illusi, perchè volevano il vero cambiamento. E grazie allo Stalinismo la Spagna si è beccata il Franchismo.

Domanda: Chi sono gli Stalinisti moderni?
Risposta: quelli che stanno nel parlamento, e hanno conservato di "sinistra"(se è giusto dire così) il carattere Stalinista..

Un abbraccio!

Uhurunausalama ha detto...

@L'incarcerato:hai proprio ragione,un colore ormai sbiadito;quelli che oggi rivendicano di essere di sinistra non sanno nemmeno che cosa vuol dire:non si ispirano a nessuno dei concetti del vero comunismo altrimenti, ad esempio,non scenderebbero a patti con la chiesa per una poltrona tranquilla;ma dove sono finiti quei politici che per un'ideologia mettono da parte tutto?Probabilmente è una cosa auspicabile ma non realizzabile in concreto in una società del genere;sono giovane ma abbastanza informata per aver capito che il comunismo si è fermato con la grande persona di Berlinguer;ora,mosce imitazioni.Anche per questo ho voluto 'celebrare' questa data (ho dovuto aspettare il corso di sociologia per saperne realmente qualcosa su questo Manifesto):per ricordarci da dove tutto è partito.
Grazie per i preziosi commenti,come sempre!

Alligatore ha detto...

Auguri al Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx e Friedrich Engels. Sul fatto che con Berlinguer sia finito tutto ci andrei cauto. Vero che è stato un leader umano e che piaceva, ma non dobbiamo cercare a tutti i costi leader carismatici e dobbiamo capire che gli uomini vanno, ma le idee restano.

Anonimo ha detto...

Ne avevo una copia tanto tempo fa ... chissà dove è finita ^__^

Uhurunausalama ha detto...

@Alligatore:io credo che un leader stile Obama invece ci voglia per rivegliare le coscienze;un leader chiunque,senza sponsor dietro,che abbia soprattutto carisma:quello che Obama è stato in grado di creare in quest'anno è stato incredibile;vedere tanti giovani di nuovo appassionati,la gente che aveva perso le speranze vedere una luce,anche piccola.Anche noi abbiamo bisogno di quello:di una persona,di idee e di parole forti!

@Xpx: :)

riccardo gavioso ha detto...

è il concetto di "unitevi!" che mi pare si addica alla nostra sinistra come il basket al capo del governo ;)

Uhurunausalama ha detto...

@Riccardo::D... beh tuttalpiù può fare la palla da basket anche se lo vedrei meglio fare il tavolo in cui siedono i giudici...;)
Magari xi si unisse di più,forse qualcosa cambierebbe...