venerdì 5 dicembre 2008

Peggio dei primitivi

Mi recherò alla Moschea dei Musulmani; entrerò nella Chiesa dei Cristiani e mi inginocchierò dinanzi al crocefisso; entrerò nel Tempio Buddista per trovare rifugio in Budda e nella sua Legge. Andrò nella foresta e mi siederò in meditazione con l'Indù che ricerca la Luce che illumina ogni cuore. Non solo farò tutto questo, ma lascerò il mio cuore aperto e disponibile per tutto ciò che potrà avvenire in futuro.


Swami Vivekànanda


In seguito alla proposta della lega di promuovere "una moratoria a tempo indeterminato sulla costruzione di nuove moschee e presunti centri culturali finchè il Parlamento non approverà una legge che regolamenti l'edificazione di luoghi di culto che non abbiano sottoscritto intese con lo stato", oggi vi sono state delle timidi reazioni da parte della presunta opposizione ma una mi ha particolarmente colpito poichè dimostra davvero il basso livello culturale di chi sta là. Casini ha detto che solo i primitivi negano la libertà religiosa e che il nostro paese non può raggiungere tali livelli: un conto è combattere il terrorismo, altro è criminalizzare chi professa religioni diverse da quella cattolica. E fin qua ci siamo, nel senso che nessuna religione o filosofia deve essere condannata; pertanto ognuno è libero di praticarla,in qualsiasi territorio si trovi.
Quello che mi ha colpito è stata la nozione storico-antropologica del tutto sbagliata riguardo ai primitivi i quali, a mio modesto parere, sebbene vissuti milioni di anni prima di noi, in molte cose mostrarono di essere più avanti rispetto al livello di degenerazione culturale a cui siamo giunti. Innanzitutto la religione tra i primitivi va intesa in modo diverso da come la intendiamo noi,nel senso che non nasce dopo la rivelazione ma bensì dal timore dell'uomo nei confronti del potere soprannaturale rappresentato dalla natura che viene personificata e spiritualizzata. Per questo l'adorazione era nei confronti dei fenomeni naturali che nel susseguirsi delle civiltà verranno impersonoficati da veri e propri dei, per sfociare nella mitologia. Tutti avranno uno scopo principale: proteggere terra, cibo, città, popoli. Una delle più affascinanti è la religione degli Egizi per cui
Al termine di un lungo ed insidioso viaggio, l’anima raggiungeva il tribunale di Osiride e raccontava tutto quello che aveva fatto di bene o di male durante la vita terrena. Al termine della confessione, l’anima veniva posta sul piatto di una bilancia e il suo peso confrontato con quello di una piuma. Se la piuma era più pesante dell’anima significava che il morto era stato in vita cattivo e la sua anima veniva sbranata dal dio Anubi; se l’anima, invece, risultava più leggera della piuma voleva dire che il morto si era comportato bene quando viveva sulla terra e, pertanto, veniva introdotta nel Regno dei Morti.

Intorno all'uomo tutto è vivo, dotato di un'anima, dall'albero alla pietra:tutto viene venerato dai Fenici, passando per le religioni animistiche africane, ai Maya per cui l'uomo ha una sorta di contratto con la natura:le divinità aiutano l'uomo nel lavoro in cambio di sacrifici. Un pò come fanno i fedeli ipocriti della domenica che vanno a 'pregare' per ottenere qualche favore personale del tutto futile e all'uscita della chiesa non degnano di uno sguardo il mendicante che chiede aiuto. Il fatto è che tutte queste culture politeiste garantivano implicitamente la libertà religiosa poichè le divinità erano molte e ognuno era libero di scegliere: ecco dove sta l'errore... Non è forse il monoteismo a creare più problemi?Con la scelta di una sola divinità che si chiami Dio, Maometto, Buddha o altro, da venerare, non si obbligano le persone ad una scelta forzata e a negare ciò che c'è oltre, di diverso?Non è forse la religione a giustificare i crimini o le guerre più spietate?Ne sono sempre più convinta: la semplicità che risiedeva nel culto di più divinità, la mancanza di un'imposizione erano sintomo di una civiltà più evoluta di quella che ci ritroviamo.


Qualche giorno fa ho pubblicato un post dal titolo 'NO COMMENT' nel quale mostravo come si fa a rimanere positivi dopo tutto; ho deciso che più o meno una volta alla settimana pubblicherò, alla fine di un post, i motivi per cui stare sereni e per 'apprezzare' questa frase indimenticabile di cui sono sicura ricorderete e indovinerete il fautore: "Abbiamo sufficienti ragioni per essere più ottimisti rispetto ad altri paesi.Siamo stati, come governo, i primi a lanciare messaggi rassicuranti agli italiani". ECCO I SEGNALI:
  • 9.000 tagli occupazionali annunciati da Telecom entro il 2011
  • proposta di regolamentare internet per magari censurarlo come avviene in Myanmar, Iran e Sud Corea
  • la Chiesa non depenalizza il reato di omosessualità mentre continuano a spuntare come funghi casi di preti pedofili
  • esplosione di una cava nel cuneese: un morto e tre feriti; tragica fatalità?
  • 10.000 posti a rischio nel settore degli elettrodomestici
.....................




4 commenti:

clauds ha detto...

bello il tuo excursus storico...
mah, io sono un po' come i primitivi: festeggio tutte le feste e venero tutti gli "dei" cosi' mi arruffiano un po' tutti: non si sa mai! ;-) se davvero esistesse un aldila', chissa' chi ci ritroveremmo a giudicarci... almeno cosi' sto a posto ;-)

un abbraccio

clauds

Uhurunausalama ha detto...

@Clauds:grazie per il complimentoe per aver dato la tua opinione;io davvero credo che era molto più semplice quando ognuno aveva il proprio dio..perchè imporne uno a tutti i costi...
E brava,arrufianati tutti così dovessi dimenticarne qualcuno io poi ci metti una buona parola ;)

Maurone ha detto...

Guarda.. nella mia vita ho avuto un percorso di fede, ma ora.. mi sento lontano da quella dimensione.
Nonostante ciò credo che la libertà umana debba prevedere libertà anche di pensiero e di convinzioni spirituali.
Negare l'edificazioni di moschee non aiuta a combattere il terrorismo, nè a creare più democrazia, visto che coinvolgerebbe megliaia di cittanini e cittadine che vivono nelle nostre metropoli negati di un loro fondamentale diritto

Uhurunausalama ha detto...

@Maurone:Esatto,il terrorismo non si combatte di certo con la privazione di un diritto fondamentale;per me è condizione di una società profondamente insicura iltemere gli altri:allora,facciamo prima i conti con le nostre insicurezze che da qualche parte devono pure arrivare...