Così apprendo delle due catastrofi naturali verificatesi in questi ultimi giorni...
- 29 persone nella cittadina di Ghardaia ( 100mila abitanti) sono morte a causa di un'alluvione che ha colpito la zona al confine con il deserto del Sahara; il ministro dell'interno algerino Noureddine Yazid Zerhoun ha reso noto che altre 48 persone sono rimaste ferite e che una risulta dispersa.
- Dal sito MSF :
Martedì 30 settembre il team di MSF è riuscito a raggiungere Mamont, un insieme di villaggi a sud-est di Gonaives nella regione di Artibonite, con una popolazione prima dell'uragano di circa 17mila persone rimaste totalmente isolate da quattro settimane. Gli operatori hanno trovato un villaggio ancora parzialmente sommerso dall'acqua fuoriuscita da un lago formatosi durante la tempesta tropicale. La popolazione è isolata dalle maggiori città, visto che la strada è stata sommersa dal lago, e da settimane è priva di acqua pulita, cibo e cure mediche.
MSF attualmente sta fornendo assistenza a queste persone e chiede alle altre organizzazioni di intervenire al più presto possibile. Sebbene ultimamente sia venuta meno l'attenzione internazionale sull'emergenza di Haiti, l'esempio della città di Mamont mostra che l'assistenza nella fase di emergenza è ancora critico per alcune aree del paese.
Nella zona di Gonaives, faticano ancora a concretizzarsi gli interventi utili per far tornare a casa le vittime del ciclone, in zone in cui l'accesso all'acqua pulita è difficile, ci sono problemi sanitari e scarseggiano i prodotti di base.
Vi è anche il rischio che si diffondano malattie e MSF è preoccupata per le continue espulsioni di persone sfollate dai luoghi in cui hanno trovato momentaneo rifugio. Da parecchi giorni le autorità stanno spingendo per l'evacuazione dalle aule, prima dell'inizio del nuovo anno scolastico fissato per lunedì 6 ottobre. La situazione è simile nelle chiese, dove le congregazioni intendono pulire le loro strutture, riprendere il culto e stanno facendo pressione su coloro che vi si sono rifugiati perché se ne vadano.
La cattedrale di Gonaives, dove si sono rifugiate più di 200 persone, è stata svuotata due settimane fa e alcuni degli sfollati sono stati trasferiti a Praville, in un campo con 65 tende, dove le condizioni sono incettabili. Nell'area di K-Soleil, più di 800 persone sono state allontanate dai rifugi, senza altra possibilità se non quella di cercare riparo nelle proprie case danneggiate o di dormire sotto un pezzo di cartone. Le persone a cui è stato chiesto di lasciare la Chiesa dell'Unione Cristiana, circa 500 dopo le inondazioni, sono state sistemate all'Università dove ora più di 200 di loro sono senza alcun servizio igienico minimo. E, dal momento che l'area di Parc Vincent, pesantemente colpita dal disastro, viene pulita gradualmente, numerose famiglie si troveranno fra pochi giorni a dormire in strada dopo essere state costrette a lasciare i loro rifugi.
Oggi, centinaia di famiglie sono senza un posto in cui stare e senza mezzi per ricominciare la loro vita, visto che né le autorità né le organizzazioni internazionali presenti a Gonaives hanno predisposto rifugi alternativi.
4 commenti:
Dammi retta, guardati ogni giorno per una settimana Studio Aperto delle 12.30, dopo il magico mondo degli psicofarmaci si aprirà a te...
Nooooooo ti prego....studioaperto lo guardo proprio solo quando ono estremamente disperata... :D
Uhuru, c'è una gravissima mancanza a Torino: non avete Radio Popolare!!!
Non avresti bisogno di guardare i finti Tg.
(oggi ero nella tua città eh)
Nooo Saamaya..nella mia tristissima città???!!!!!AHHHHHHHH...come ti sembra?
è vero è una grave mancanza ma cerco di seguire su internet più siti possibile..però c'è qualche centro sociale decente qui..;)
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